Virginia Raggi non le manda a dire: la Sindaca di Roma dichiara guerra agli “zozzoni“, sue testuali parole per sottolineare un paradosso: l’emergenza coronavirus ha messo in ginocchio la Capitale economicamente, ma una Roma così ordinata e pulita non si vedeva probabilmente dagli anni Ottanta, quando la vita era meno frenetica e la città meno sovraffollata. Con la fine del lockdown, il timore della Sindaca Raggi è quello di vedere di nuovo prendere il sopravvento ad abitudini malsane e inciviltà che fino a pochi mesi fa avevano portato Roma sull’orlo del collasso, travolta da montagne di spazzatura. Con un post su Facebook Virginia Raggi ha preannunciato tolleranza zero verso chi vorrà approfittare della fase 2 per sporcare di nuovo la città: “Nella fase 1 i rifiuti sono stati gestiti in maniera molto puntuale, abbiamo visto una città pulita come non si vedeva da tempo. Ama ha fatto una lavoro importante, con la sanificazione dei cassonetti e delle strade, è stato uno sforzo intenso e i risultati si sono visti. Ma appena è iniziata la Fase 2, alcuni controlli probabilmente si sono allentati, tante più persone in strada,e qualche zozzone ha colpito di nuovo”.



VIRGINIA RAGGI: MULTE PESANTI AI TRASGRESSORI

Il Comune di Roma, secondo quanto scritto dalla Sindaca Virginia Raggi su Facebook, non ha intenzione di farla passare liscia a chi approfitterà delle misure allentate dopo due mesi di emergenza coronavirus per riportare di nuovo la città nel degrado. E il rischio, secondo quanto documentato dalla stessa Sindaca, è alto: “‘Ho fatto alcune foto. Questa è una stampante per strada, vi dico che lo zozzone è stato rintracciato grazie a dei documenti ritrovati nella stampante stessa. Poi c’è un altro episodio che ha visto i cittadini protagonisti, di questo io li ringrazio. Vicino a un parco della nostra città che qualcuno pensava discarica una poltrona. Davanti a questa scena, ci sono stati altri cittadini che hanno ripreso la scena e chiamato i vigili: questo zozzone è stato beccato e multato”. Il termine “zozzone”, molto colloquiale e usato frequentemente a Roma, non è casuale: il Comune pensa a una campagna che potrebbe proprio prendere di mira i cittadini particolarmente incivili e che, se la pandemia di covid-19 batterà in ritirata con l’estate dopo le riaperture previste, potrà tappezzare i cartelloni della città molto preso.

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