Intervista fiume da parte del sindaco di Roma, Virginia Raggi. La prima cittadina romana ha chiacchierato per 70 minuti con il quotidiano Avvenire: «Roma è potere. Un potere che abbaglia, che seduce, che piega – spiega la sindaca grillina – a me questa parte non piace. Io non amo le cene di gala e non mi vedo sulle copertine a colori dei magazine. È tanto tutto insieme. È attrattiva. È una calamita, è il centro del mondo. E poi è ribelle, è coraggiosa, è solidale…». Inevitabile parlare del 25 aprile, giorno in cui si celebra la liberazione dell’Italia dal fascismo: «Roma è orgogliosamente antifascista – sottolinea la Raggi, forse anche in riferimento allo striscione choc esposto ieri dai tifosi della Lazio a Milano – e per me essere antifascista significa rimettere al centro l’uomo. Qualsiasi uomo. E significa trovare soluzioni a problemi complessi come quello delle periferie dove gruppi come CasaPound e Forza Nuova ingannano le persone con false promesse. Noi in quelle periferie apriamo asili e scuole. Qualcuno le incendia e le allaga. Noi le ricostruiamo».
VIRGINIA RAGGI: MESSAGGIO A SALVINI
Inevitabile parlare del 25 aprile, nonché del “Salva Roma”, un emendamento che permetterebbe alla stessa capitale di “respirare”, con lo stato che si accollerebbe parte dei debiti della stessa Città Eterna: «Non c’è nessun “Salva Roma” – ci tiene a precisare la Raggi – semmai c’è un “Salva Italia”. Lo Stato non mette un euro in più, ma può e deve rinegoziare il mutuo con le banche e così garantire risparmi per 2,5 miliardi di interessi a tutti gli italiani. Io farei la stessa cosa per pagare il mutuo di casa mia. Voi fareste la stessa cosa. Gli italiani farebbero la stessa cosa». Il ministro dell’interno Matteo Salvini si è fermamente opposto a questa norma, e al titolare del Viminale la Raggi si rivolge così: «È suo dovere stare al fianco di ogni sindaco nelle battaglie per la legalità. Vorrei davvero che Roma smettesse di essere un campo di battaglia. E vorrei dire a Salvini, ministro dell’Interno: facciamo squadra per vincere l’illegalità. È questa la sua missione».