Virginia Saba, fidanzata del ministro degli esteri, Luigi Di Maio, si è raccontata nel suo libro “Il suono della bellezza – note di vita e di filosofia”. «È solo il mio piccolo viaggio nell’anima, sono contenta se al lettore resta anche solo una frase», spiega la stessa, intervistata oggi dai microfoni del Corriere della Sera. Tanti gli argomenti trattati nell’opera, fra cui ovviamente il rapporto con l’ex leader del Movimento 5 Stelle: «Il nostro è un mondo che va di fretta, superficiale – dice – ho sentito il bisogno di fermarmi imbattendomi nella Pala di Brera di Piero della Francesca. Era il 15 dicembre 2015. Ho avvertito il senso del sacro. Da lì, mi iscrivo a Teologia e inizio a riflettere su cos’è la fede, se esiste la verità, se c’è un modo di leggere la realtà che non è vedere, ma sentire».



Virginia, scrive il quotidiano di via Solferino, si fa le domande e arrivano le risposte, e poi, c’è un prima e un dopo: «Come nel capitolo sulle virtù e la Cappella degli Scrovegni, prima, ero l’incostante signorina con l’abito svolazzante che a ogni evento va da una parte o dall’altra, senza fermezza. Dopo, qualunque cosa accada, ho come un pilastro dentro». Ma il suo maestro chi è? Non è famoso «è un uomo colto, con una vita sofferente, che ogni giorno, mi ha regalato cose da studiare». Di nuovo su Di Maio, che entrerà nella vita di Virginia Saba a gennaio 2019, quasi tre anni fa: «Fu un colpo di fulmine a un pranzo elettorale in Sardegna», ricorda lei ora, «credo gli sia piaciuto parlare di temi ultraterreni, musica, arte. Lo guardavo fra tanti che gli facevano domande e pensavo: questo ragazzo non si può godere la vista del mare».



VIRGINIA SABA: “L’AMORE E’ DA SUPERMARKET…”

E il nome di Luigi ritorna a fine libro, quando la sua compagna lo ringrazia «perché con lui ho capito l’amore». Ma come è questo amore? «L’amore è da supermarket: vai, scegli, usi, poi ti stanchi… È prendere, non dare. Io sto con una persona che dà a tutti e quindi non ha mai molto tempo per me. Per cui, ho capito che l’amore, invece, è dare: è essere felici quando procuri un sorriso. Amare significa comprendere il sogno dell’altro senza dimenticare il tuo» e il suo «era scrivere queste cose qua».

Ma in amore «serve infinita pazienza. A volte scleri, discuti, ma è un percorso, un “tendere a”». Quindi la chiosa con un piccolo segreto sul come tenere sempre vive le relazioni: «Anticipare i suoi bisogni. Anche solo accorgermi che sta finendo il dentifricio nel beauty».