Il figlio di Virginia Sanjust, Giancarlo Armati, nominato suo ammnistratore di sostegno, torna a parlare dei guai giudiziari dell’ex “signorina Buonasera” e rivela che dietro l’intricata storia che la vede protagonista ci sarebbe una battaglia familiare per un casale di Capalbio. Una proprietà che, secondo quanto raccontato dal 25enne al Corriere della Sera, sarebbe stata lasciata in eredità dal nonno, Giovanni Sanjust di Teulada, alla ex annunciatrice televisiva e ai fratelli della stessa.
“I parenti di mamma vogliono le sue condanne penali – ha detto il figlio di Virginia Sanjust al quotidiano – sperando di rinchiuderla e gettare la chiave. A cosa mirano? Al casale di Capalbio, dove ci sono enormi difficoltà ad accettare la divisione giudiziaria“. L’ex “signorina Buonasera” sarebbe stata condannata a un anno e 5 mesi per estorsione dopo aver preteso dalla sorella 15 euro in cambio di un mazzo di chiavi. Secondo il racconto del figlio, la lite riguarderebbe la proprietà di Capalbio contesa. “Mamma è di fatto privata della possibilità di risiedere presso la sua abitazione di Capalbio dai propri fratelli“, ha aggiunto Giancarlo Armati al quotidiano.
Virginia Sanjust: le parole del figlio Giancarlo Armati
Giancarlo Armati avrebbe inoltre dichiarato al quotidiano che le condizioni di salute della madre Virginia Sanjust avrebbero reso ancora più complessa la vicenda: “Sicuramente ci sono le problematiche evidenti e mai negate di mia madre (…). Questa condanna, giusta o sbagliata che sia, è l’ennesima umiliazione per mamma. In quell’aula di giustizia, forse, avrebbero anche dovuto approfondire i reali motivi della denuncia“.
Il figlio di Virginia Sanjust, come stabilito dal giudice, è amministratore di sostegno dell’ex annunciatrice. “I miei genitori hanno divorziato nel 2004 – aveva raccontato Giancarlo Armati a Storie Italiane – dopo essersi separati nel 1999. Poi sono stato affidato a mio padre. Ho vissuto un inferno perché mia madre nel tempo è stata sempre peggio, ci sono stati anche momenti in cui si è un po’ ripresa, alti e bassi continui. Dal 2020 in poi un disastro, mia madre sta male. Parlo con lei a cuore aperto, ci diciamo tutto ed è per questo che il giudice mi ha affidato l’incarico nel luglio 2020“.