Virna Toppi ballerà con Roberto Bolle nel programma “Danza con me”. La ballerina si esibirà assieme all’etoile e ai ballerini della MM Contemporary Dance Company di Michela Merola nella coreografia “Acqua”. Virna Toppi ha mosso i primi passi di danza all’età di 7 anni in una scuola privata di Seveso, per poi approdare all’età di 10 anni alla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. E’ diventata Prima Ballerina del Teatro alla Scala di Milano da marzo 2018. In una intervista, Virna ha parlato di come sia nata la sua passione per la danza e ha spiegato che all’inizio i genitori non erano felici della sua scelta: “Fin da bambina ho amato ballare a ritmo di musica, senza aver mai preso una vera lezione.  Quando capii che volevo fare la ballerina avevo 7 anni e chiesi ai miei genitori di portarmi in una scuola di danza. Inizialmente non erano molto felici di questa mia scelta: nessuno di loro aveva mai coltivato la mia stessa passione e avrebbero preferito che io mi impegnassi in uno sport. Nonostante ciò, iniziai a studiare seriamente danza classica”.



Virna Toppi si è sempre impegnata costantemente nel ballo e infatti ha raggiunto importanti risultati: “Per superare qualsiasi traguardo c’è, per me, un solo ingrediente necessario: l’impegno costante. Non è una carriera facile, sebbene sia appagante. L’unica cosa che mi sprona ad andare avanti nei momenti di difficoltà o sconforto è il ricordare la mia motivazione iniziale che mi ha spinto verso questa scelta. Mi rendo conto che quello che faccio mi piace e non ne potrei farne a meno”, ha dichiarato.



Virna Toppi e la delicata situazione della danza in Italia

Virna Toppi ha lasciato il Teatro la Scala per raggiungere il Bayerisches Staatsballett di Monaco diretto da Igor Zelensky. In un’intervista a Dance Hall News, Virna ha però spiegato che non si tratta di un addio: “Sicuramente è un arrivederci. Danzare al Teatro alla Scala, è stato il mio sogno sin da bambina. Anzi, vi dirò di più, è un “a presto”. Virna Toppi è fidanzata con il collega Nicola Del Freo e a proposito della condivisione del lavoro ha rivelato: “Generalmente si pensa che per due fidanzati, ballare insieme sia il massimo. E da un certo punto di vista è vero perché le emozioni che si provano sono tra le più reali. In prova però, è un disastro. Abbiamo entrambi caratteri molto forti e in sala si possono creare dei conflitti che, data la confidenza, superano il limite che normalmente rispetteresti con un semplice collega.  Quindi in sala è un disastro, in scena un idillio”.

Virna Toppi ha anche fatto riferimento alla delicata situazione che la danza sta vivendo: “Abbiamo firmato delle petizioni contro la chiusura del corpo di ballo dell’Arena di Verona, del Maggio fiorentino, del Massimo di Palermo, cercando così di dare il nostro sostegno. Sicuramente restano un grande dispiacere e la delusione nel vedere come a volte quest’arte sia considerata di basso valore o non considerata affatto. E’ assurdo che oggi la danza non sia vista come un patrimonio del nostro Paese da sostenere”. Un discorso in linea con quello recente fatto a Montecitorio da Roberto Bolle qulalche giorno fa sullo stato della danza.