L’azienda farmaceutica francese Valneva ha annunciato i primi risultati assolutamente positivi di un vaccino contro il virus Chikungunya, trasmesso dalle zanzare e per cui attualmente non esiste alcun farmaco specifico. I dati riguardano uno studio clinico di fase 3, come si legge stamane sul quotidiano Le Figaro, e sono assolutamente incoraggianti in quanto il 99 per cento delle persone trattate con una sola dose del vaccino VLA1553 in sperimentazione, è risultato immune dallo stesso virus. Il test è scattato un anno fa e negli ultimi 12 mesi sono comparsi gli anticorpi contro il virus, e il monitoraggio proseguirà per i prossimi cinque anni.
Nel frattempo Valneva intende presentare domanda di licenza per i prodotti bilogici Bla alla FDA, la Food and drug administration degli Stati Uniti, entro la fine di quest’anno di conseguenza è possibile che già dall’inizio del 2024 il vaccino possa essere messa in circolo, a disposizione dei ministeri della salute dei vari Paesi che ne faranno richiesta. Il virus Chikungunya è trasmessa dalle zanzare Aedes e può portare a febbre, mal di testa, dolori alle articolazioni e muscolari, ma anche nausea, eruzioni cutanee e artralgie croniche.
VIRUS CHIKUNGUNYA, IN SVILUPPO IL PRIMO VACCINO: DIFFUSO SOPRATTUTTO IN AMERICA, ASIA E AFRICA
I sintomi più chiari sono però quelli dei dolori muscolari e articolari anche perchè nella lingua makonde, diffusa in Mozambico e Tanzania, chikungunya significa “ciò che piega o contorce”. Lo studio di Valnueva è stato pubblicato sull’autorevole rivista Science e mostra come il vaccino in sviluppo possa essere efficace su persone over 18.
Il siero è stato testato su 363 persone di età pari o superiore alla maggiore età e lo studio, e come detto sopra il monitoraggio della persistenza degli anticorpi proseguirà su base annuale. Il virus chikungunya è diffuso soprattutto in America, Africa e Sudest asiatico, e il 97 per cento di chi lo contrae sviluppa i sintomi a distanza di tre/sette giorni dalla puntura della zanzara.