L’epidemia del virus Marburg in Guinea è terminata, quindi l’allarme lanciato dall’Oms può dirsi rientrato. Ad annunciarlo è la stessa Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui non è stato registrato nessun nuovo caso da oltre un mese. La malattia del virus Marburg, che rientra nella stessa famiglia di quello che causa Ebola, era stata confermata in Guinea il 9 agosto. Era la prima volta che questa malattia così virulenta, che causa febbre emorragica, veniva identificata non solo nel Paese, ma più in generale nell’Africa occidentale. Buone notizie, dunque, eppure non mancano le teorie del complotto sui social in merito al virus Marburg.



«Puzza della stessa criminalità del Covid», scrivono sui social, dove nel mirino finisce Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale Oms, perché parlano aveva spiegato che non è disponibile alcun vaccino. In particolare, su Twitter si accostano addirittura i sintomi con quelli degli effetti collaterali dei vaccini del coronavirus. Sintomi che in realtà non sono solo diversi, ma non possono essere neppure accostati ai vaccini anti Covid.



VIRUS MARBURG E COVID: IL COMPLOTTISMO SOCIAL

La teoria del complotto sul virus di Marburg tira in ballo anche Kieran Morrissey, secondo cui le autorità sanitarie internazionali vogliono usare la pandemia di Marburg per coprire le attuali malattie che genererebbero i vaccini anti Covid. Peccato che non ci sia alcuna pandemia legata a questo virus, né vi siano malattie associate ai vaccini anti Covid. Ma i complottisti tirano in ballo anche Bill Gates, fondatore di Microsoft, spiegando che con la Global Alliance for Vaccines and Immunization (Gavi) lancerà questa nuova epidemia attraverso la terza dose dei vaccini anti Covid e contestualmente ad una iniziativa globale per migliorare l’accesso dei bambini al vaccino nei paesi in via di sviluppo.



«Potrebbe essere questa “la prossima pandemia” che Bill Gates ha garantito compiaciuto che sta arrivando». Peraltro, il soggetto in questione non é né un medico né manager ospedaliero in Irlanda. Si presenta come un ingegnere chimico che ha lavorato in un ospedale universitario a Dublino, il quale su Twitter dice di non essere no vax, ma di essere contro il “culto del Covid”.