C’è un legame tra virus e riscaldamento globale? C’è uno studio secondo cui il disgelo dei ghiacciai potrebbe liberare virus e batteri he non sono più attivi da millenni. Parla di agenti patogeni che potrebbero liberarsi nell’aria ed entrare in contatto con le falde acquifere. Qualche esempio? Vaiolo, antrace e peste bubbonica, ma potremmo essere esposti anche ad altre malattie sconosciute a causa dei cambiamenti climatici. Lo studio, pubblicato a inizio gennaio sull’autorevole rivista scientifica BiorXiv (e quindi prima dell’emergenza Coronavirus), espone i rischi sanitari a cui saremo esposti a causa dello scioglimento dei ghiacci. La spiegazione è semplice: il ghiaccio rappresenta un archivio di quanto accaduto in passato. Attraverso i carotaggi si ricostruisce la storia climatica fino a 15mila anni fa. Se i ghiacci si sciolgono, è evidente che i batteri intrappolati finora vengono liberati. Di conseguenza, possono essere rilasciati nell’atmosfera virus finora sconosciuti e potenzialmente pericolosi per l’uomo che non ha gli anticorpi necessari per affrontarli.
VIRUS E RISCALDAMENTO GLOBALE “RISCHIO MALATTIE SCONOSCIUTE”
Lo studio presenta i risultati di un progetto di ricerca cominciato nel 2015 da un team di ricercatori statunitensi e cinesi che hanno analizzato il contenuto microbico delle carote di ghiaccio prelevate in Tibet. È stato perforato uno strato profondo 50 metri per ottenere due campioni. Con l’analisi microbiologica sono stati identificati 33 gruppi di virus, 28 dei quali sconosciuti e sepolti da millenni. Ma siamo realmente esposti a questo rischio? Potrebbe accadere perché, come spiegato da La Stampa, in condizioni normali ogni estate nel permafrost si scioglie uno strato di 50 cm di ghiaccio che poi torna a formarsi d’inverno. Ma col riscaldamento globale questa copertura glaciale è in costante diminuzione. Non c’è comunque solo questo studio a lanciare un’allerta sul rapporto tra virus e riscaldamento globale. Il Global risk report 2020 del World Economic Forum sostiene che tra i dieci rischi globali più probabili i primi cinque sono ambientali. E tra quelli con maggiore impatto distruttivo, quelli ambientali si trovano al primo, terzo e quarto posto.