È fuga di massa da Londra, mentre gli scozzesi, sui social, minacciano di “tenere questi spargitori di malattie londinesi fuori dalla Scozia” e “bloccare le stazioni” accusando i londinesi “di aver trascinato qui il loro orribile virus”. Italia, Belgio e Olanda (nei Paesi Bassi la variante del virus è già presente), ma altri paesi seguiranno, hanno bloccato ogni volo dal Regno Unito, mentre il ministro della sanità Matt Hancock si infuria per le migliaia di cittadini in movimento che così facendo non fanno altro che diffondere il contagio. Viene da chiedersi se tutto questo sia provocato dalle durissime misure di sicurezza definite “draconiane” di Boris Johnson che di fatto proibiscono il Natale, o da vera paura per la variante del Covid che si è diffusa nella Gran Bretagna meridionale, ma, sembra, anche in Danimarca e Australia. Variante che, come ha già detto su queste pagine il professor Ciccozzi, non comporta una maggior mortalità, ma una diffusione più rapida del virus.
Secondo Fabrizio Pregliasco da noi intervistato “è normale che accadano queste varianti, da inizio pandemia ne sono già state accertate circa 12mila, anche in Italia si è verificata la variante del Covid giunto da noi rispetto a quello cinese. È il classico modo di agire di ogni virus, anche quello influenzale, che è un parassita per natura: o trova nuovi modi di sopravvivere, circolare, o si autodistrugge”.
C’è panico per questa nuova variante del Covid-19, davanti a cosa ci troviamo?
Questa variante in atto è qualcosa di possibile, non dico di atteso ma che poteva succedere ed è successo. Dimostra la grande capacità di analisi e di monitoraggio da parte del servizio sanitario inglese, questa è la notizia positiva.
Quella negativa?
Sono state identificate più di 12mila variazioni contratte nella sequenza genomica del virus dal momento del primo isolamento e una dozzina di varianti caratteristiche. Ad oggi queste variazioni rientrano nella peculiarità di un virus come quello del Sars-CoV-2, che commette errori nella riapplicazione.
Sarebbe?
Sfrutta in modo lineare il principio darwiniano del caso e della necessità. Questi virus, anche quelli influenzali, sono semplici, quando sbagliano creano delle varianti. Se la variante non è vantaggiosa il virus sparisce, se è vantaggiosa diventa predominante. È selezione naturale, nulla di più.
Come mai proprio in quella zona precisa, il sud dell’Inghilterra?
È il caso, il caso della replicazione. Tutti i virus replicano e ogni tanto commettono un errore. Per fare un esempio banale pensiamo a un drink come il Negroni e il Negroni sbagliato. La maggior parte delle variazioni di un cocktail sono magari cattive, troppo dolci o troppo alcoliche, poi invece c’è quella variante che diventa apprezzata e si diffonde.
Si può dire che il coronavirus stia cercando di sopravvivere?
In realtà questo tipo di virus è meno efficiente di altri virus, quello del morbillo ad esempio è molto più preciso. Si replica uguale a se stesso senza cambiare mai. L’organismo di un nonno che si espone, ammesso che il nipotino non sia stato vaccinato, riconosce il virus perché ricorda il vaccino che aveva fatto da piccolo. I virus hanno in più un grande vantaggio e questo virus lo ha capito benissimo, perché i virus sono i parassiti assoluti. Ci sono virus più “stupidi” come Ebola, che ammazza troppo velocemente i soggetti che colpisce e per lui è un errore, perché così non si diffonde, e virus più intelligenti come il Covid, che invece cerca di adattarsi sempre meglio in modo efficace.
Il ministro inglese della Sanità è infuriato per questa fuga in massa da Londra, dice che così facendo si aumenta la diffusione del virus. Ha ragione?
Non ha senso quello che sta succedendo, a oggi poi non ci sono riscontri che il vaccino possa essere indebolito da questa variante, perché gli anticorpi sono prodotti da più parti dello spike. Al momento siamo davanti soltanto alla dimostrazione di monitoraggio del servizio sanitario inglese che funziona in mondo valido.
Però è giusto chiudere frontiere e fermare i voli dal Regno Unito?
Di fronte a un primo messaggio della necessità di capirne il rilievo è chiaro che la massima attenzione ci deve essere.