Quando parliamo di virus respiratorio sinciziale (RSV) facciamo riferimento alla causa più comune di bronchiolite e polmonite in età infantile sotto i 2 anni. Il virus potrebbe però infettare anche i bambini di qualsiasi età, sebbene la fascia più colpita sia quella compresa tra i 2 e gli 8 mesi. Questa malattia è piuttosto letale tra i bimbi, potendo anche condurre alla morte. Ecco perchè in Gran Bretagna, dove il virus è particolarmente diffuso, si sta lanciando l’allarme sul fronte sanitario, visti anche i ritardi nella predisposizione dei dovuti vaccini.



Mentre infatti sul fronte comunitario la Commissione europea ha autorizzato Abrysvo, il primo vaccino contro il  virus respiratorio sinciziale (RSV) per neonati e over 60, in UK ancora non si conoscono le tempistiche. Il medico di pronto soccorso più anziano del Regno Unito, il dottor Adrian Boyle, ha dichiarato a The Independent che l’incapacità del governo di preparare il NHS per l’inverno potrebbe causare il decesso di decine di migliaia di persone questo inverno. E al medico ha fatto eco anche la dottoressa Camilla Kingdon, presidente del Royal College of Paediatrics and Child Health (RCPCH), la quale si è dichiarata “frustrata” dai ritardi nell’introduzione di un nuovo vaccino per il virus sinciziale RSV.



RISCHIO INTERRUZIONE INTERVENTI CHIRURGICI IN UK PER POSSIBILE PICCO DEL VIRUS RSV

Un altro risvolto negativo del possibile picco di virus sinciziale RSV tra i bambini potrebbe consistere anche nell’interruzione degli interventi chirurgici in età infantile, a causa dell’incremento di ricoveri. Il Dottor. Kingdon ha infatti affermato: “Uno degli aspetti dell’inverno che ci riempie sempre di terrore, è che sappiamo che finiremo per dover interrompere le liste chirurgiche elettive perché i nostri ospedali sono a piena capacità con tutte le infezioni che vediamo in inverno.” I dati del NHS mostrano infatti che da novembre a fine dicembre dello scorso anno, una media di 119 letti per bambini al giorno non erano disponibili a causa di focolai di RSV.



Nonostante però le esortazioni sul fronte medico ancora non si conosce la data della messa in circolo del vaccino anti RSV. E tutto questo mentre l’UKHSA ha recentemente sollevato preoccupazioni anche per un aumento dei casi di morbillo nei bambini. L’agenzia ha avvertito che Londra potrebbe vedere un focolaio di 100.000 casi se i tassi di vaccinazione non saranno migliorati.