L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha raccomandato l’autorizzazione all’immissione in commercio di Abrysvo, il vaccino contro il virus sinciziale. Il farmaco è mirato a proteggere i neonati fino a 6 mesi e gli over 60 dalle malattie del tratto respiratorio inferiore provocate da questo tipo di virus.



Come evidenziato dai colleghi di Tg Com 24, l’Rsv è un virus comune che circola nei mesi di autunno e d’inverno. I sintomi sono lievi e simili a quelli del raffreddore nei più piccoli, ma alcuni – quelli esposti al virus per la prima volta principalmente – possono sviluppare malattie respiratorie potenzialmente letali come polmonite e bronchiolite. Il virus può causare effetti gravi anche nelle persone più vulnerabili.



Virus sinciziale, ok al vaccino per neonati e over 60

Il virus sinciziale nel 2019 ha provocato 33 milioni di bronchioliti o polmoniti, portando a 3,6 milioni di ricoveri ospedalieri. Elevato il conto dei decessi, più di 26 mila. Allargando lo sguardo a tutti i decessi attribuibili a livello globale a questo virus, nei bambini dalla nascita ai cinque anni il numero supera quota 100 mila: il 2 per cento delle morti infantili entro i cinque anni e il 3,6 per cento di quelle da uno a sei mesi. Il vaccino offrirà un’arma in più per affrontare la patologia, ma non è l’unica. Già negli scorsi giorni, la Fda americana aveva dato l’ok al primo trattamento preventivo a base di anticorpi monoclonali. Una semplice iniezione prima o durante la prima stagione invernale per i più piccoli, ovvero prima della possibile esposizione al virus sinciziale. Possono riceverla i bambini fino a 2 anni di età vulnerabili, ossia quelli che hanno patologie polmonari o cardiache croniche.

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