Virus Usutu arriva in Italia, scatta l’allarme: cosa accadrà

Negli ultimi giorni è scattato un nuovo allarme riguardo al Virus Usutu, dopo che il sindaco del comune di Monte San Giusto nelle Marche ha svelato un caso di positività rilevato nell’ambito della sorveglianza su zanzare, insetti che sarebbero dei vettori dell’infezione, per questo è stato annunciato un intervento di disinfestazione



Adnkronos ha spiegato nel dettaglio come si evolve il Virus Usutu, come di diffonde e altre curiosità su una patologia tornata a spaventare dopo il recente caso delle Marche: “Si tratta di un flavivirus trasmesso principalmente dalle zanzare infette, e ha manifestazioni cliniche simili alla West Nile (Wnv), come anche simile distribuzione geografica e specie di vettori e ospiti. E insieme al Wnv anche l’Usutu appartiene al complesso del virus dedll’encefalite giapponese. La sua epidemiologia è cambiata radicalmente negli ultimi due decenni, hanno spiegato gli scienziati in un focus pubblicato qualche anno fa su ‘Frontiers in Veterinary Science”. Il virus Usutu era spuntato in Italia già al calare degli anni ’90.



Virus Usutu, le origini in Africa e le manifestazioni

La prima volta che il Virus Usutu, che non ha niente a che vedere con il Covidè stato isolato era il 1959 in Sud Africa e si trasmette dagli uccelli agli esseri umani tramite le punture di zanzare del genere Culex, di conseguenza la trasmissione della malattia avviene partendo dalle zanzare portatrici e prima del 2000 si era certi che il virus circolasse solamente in Africa, invece è poi stato isolato anche in Italia tramite alcuni casi, con le prime infezioni giunte in Europa nel 2000 con circa duecento casi e i sintomi (che non si presentano necessariamente) possono oscillare da un leggero mal di testa fino alla febbre fino ad arrivare a questioni ben più gravi come meningite o disfunzioni dei nervi cranici.



Del periodo di incubazione del virus Usutu non si conoscono informazioni dettagliate riguardo al periodo d’incubazione, che potrebbe essere compreso tra i 2 e i 14 giorni, fino ad arrivare anche a tre settimane.