Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco intervenuto alla conferenza Maeci-Banca d’Italia, parlando del futuro del mercato energetico e della crescita sostenibile, ha anche criticato la scelta di alcune dichiarazioni da parte della Banca Centrale Europea in merito al rialzo prolungato dei tassi. E ha aggiunto, “anche se la politica monetaria ha finora avuto successo nello stabilizzare le aspettative, la grave situazione geopolitica rende molto difficile prevedere i futuri andamenti macroeconomici” . Poi ha anche parlato del futuro dell’andamento dei prezzi delle materie prime energetiche, sostenendo che bisogna essere prudenti perchè il calo del prezzo del gas non sappiamo se durerà.
L’incertezza geopolitica causata dal conflitto in Ucraina ha creato una situazione instabile sull’offerta e sulla fornitura, l’obiettivo della Bce comunque deve rimanere quello di stabilizzare i prezzi. Occorre inoltre evitare “la rincorsa di prezzi e salari ma accrescere la capacità di sviluppo dell’economia, e con essa la dinamica dei redditi reali“. L’aumento dei prezzi infatti “è tornato su livelli che nei paesi avanzati non vedevamo da quarant’anni“.
Visco Bankitalia: “Obiettivo Bce riportare inflazione al 2%”
Invita alla prudenza Ignazio Visco, con un messaggio diretto ai colleghi della Bce, non solo criticando alcune scelte in merito alle dichiarazioni ma anche per la direzione nella quale sta andando la politica monetaria. L’obiettivo deve restare quello di riportare l’inflazione al 2% nel medio periodo “facendosi guidare dai dati che via via si renderanno disponibili“.
L’incertezza nella politica dei tassi della Bce e dell’andamento dei prezzi sono stati il tema centrale dell’intervento di Visco, che ha ricordato il netto cambio di rotta, “dal luglio scorso ad oggi, partendo da livelli particolarmente bassi, addirittura negativi per i depositi delle banche presso la banca centrale, i tassi di riferimento sono stati innalzati per complessivi 300 punti base ed è già stata espressa l’intenzione di accrescerli ancora di 50 punti nella riunione che terremo la prossima settimana“. E poi citando Montale ha concluso: “non so, non sappiamo abbastanza; per questo posso solo dire ciò che non siamo, ciò che non vogliamo: cioè inflazione alta e persistente“.