Con l’arrivo dell’estate è facile ammalarsi a causa dell’aria condizionata o semplicemente per aver preso virus virale. L’unica soluzione è chiedere la malattia al lavoro, e qui sorge il dubbio: come vengono gestite le visite fiscali dall’INPS nel 2024?

Questo controllo fiscale può essere molto utile ai datori di lavoro per assicurarsi che i dipendenti (sia privati che pubblici) stiano realmente male.



Visite fiscali dall’INPS nel 2024: ecco i nuovi orari

Gli orari delle visite fiscali dell’INPS servono per conoscere – da dipendente – in quali momenti farsi trovare reperibili a casa prima di far verbalizzare al medico di base una eventuale assenza con tutte le conseguenze del caso.

Fino a dicembre 2023 gli orari di reperibilità erano gli stessi sia per i dipendenti privati che per quelli pubblici. Poi con una sentenza del Tar del Lazio (numero 16305) del 3 novembre 2023, questa “disuguaglianza” è stata revocata.



Gli orari aggiornati sono dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e poi dalle ore 17:00 fino alle ore 19:00 (tutti i giorni, domeniche e festivi inclusi).

Cosa succede in caso assenza?

Se il medico fiscale dovesse presentarsi presso la residenza o domicilio del lavoratore in malattia ma egli non dovesse esserci, il dottore dovrà metterlo a verbale e invitare il soggetto a presentarsi alla visita di controllo.

In base al numero di assenze nelle visite fiscali INPS si avranno conseguenze più gravi: la prima volta verrà azzerata l’indennità per i primi dieci giorni di lavoro. La seconda volta ci sarà una riduzione del 50% e la terza volta si perderà tutto l’indennizzo per i giorni di malattia.



Infine vorremmo sfatare un mito: il medico fiscale può far visita – pur rispettando gli orari – quando vuole e indipendentemente dal numero di giorni richiesti per la malattia.