Gli orari delle visite fiscali dell’Inps per i dipendenti pubblici sono cambiati a partire dal 22 dicembre 2023 a seguito dell’emanazione di un nuovo decreto ministeriale. Essi, come riportato in una nota dell’Istituto, sono stati rivisti al fine di armonizzare la disciplina dei settori pubblico e privato in linea con il decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali. 



Le fasce di reperibilità dunque saranno adesso le medesime sia per i dipendenti pubblici sia per quelli privati, i quali, fino a nuove disposizioni, dovranno farsi trovare nel proprio domicilio per le visite mediche di controllo, in caso di assenza di lavoro per malattia, nei seguenti orari: dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 17.00 alle 19 di tutti i giorni (compresi domeniche e festivi). In precedenza invece gli orari stabiliti per i dipendenti pubblici erano dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 di tutti i giorni, mentre quelli per i dipendenti privati erano gli stessi degli attuali.



Visite fiscali Inps, nuovi orari per dipendenti pubblici: cosa rischia chi non li rispetta

I dipendenti pubblici dovranno dunque sottostare ai nuovi orari comunicati dall’Inps per le visite fiscali. Qualora il lavoratore non sia in casa al momento del controllo del medico, infatti, ne viene data comunicazione al datore di lavoro e il diretto interessato viene invitato a fornire le proprie giustificazioni entro 10 giorni. Nel caso in cui queste ultime non siano soddisfacenti, l’inosservanza delle norme può anche comportare la perdita dell’indennità di malattia o il licenziamento per giusta causa.



I validi motivi per assentarsi da casa nelle fasce di reperibilità sono diverse. In primis la concomitanza di visite, trattamenti terapeutici e accertamenti specialistici purché indifferibili e indispensabili. Anche situazioni per cui è resa imprescindibile e indifferibile la presenza personale del lavoratore altrove, per evitare gravi conseguenze per sé o per i componenti il suo nucleo familiare, rappresenta una giustificazione.