Nel 2025 le visite fiscali seguiranno gli stessi orari dell’anno 2024. A chiarirlo è stata l’INPS stessa con la circolare 4620 in riferimento all’anno 2023, specificando che i medici potranno far visita tutti i giorni (festivi inclusi), dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 17:00 alle 19:00.
La rivisitazione delle leggi e delle visite fiscali è stata dovuta al fine di superare quanto contenuto nel precedente Dl Madia–Poletti, ritenuto – in una sentenza del Tar Lazio – incostituzionale per le differenziazioni tra settore privato e pubblico.
Visite fiscali orari e normativa: come funziona?
Anche nel 2025 le visite fiscali seguono i medesimi orari attuali: da lunedì alla domenica, dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 17:00 alle ore 19:00 (indipendentemente che ci siano giorni festivi o meno). Quanto al certificato di malattia va redatto e trasmesso online dall’INPS dal proprio medico di base.
La visita fiscale può avvenire sia sotto direttiva dell’INPS che da parte del datore di lavoro. Mentre il periodo della visita può andare fin dal primo giorno in cui viene trasmesso il documento (in alcuni casi se il giorno è feriale ed espressamente indicato nel certificato) fino alla sua scadenza.
Riferimenti fiscali
Sul certificato di malattia dovranno essere riportati i dati – corretti e congrui – anagrafici del lavoratore. Ciò servirà all’INPS per poter programmare una eventuale visita fiscale. Tra le informazioni è essenziale riportare il nominativo nel citofono/campanello di casa.
Sia i lavoratori pubblici che privati possono modificare il luogo di reperibilità per le visite fiscali (che non deve corrispondere obbligatoriamente con la residenza fiscale). I privati che hanno aderito e sottoscritto un’assicurazione con l’ente predisposto, devono comunicare eventuali cambiamenti alla Struttura territoriale di competenza.
Sia i dipendenti privati (non assicurati) che quelli pubblici (la cui comunicazione dell’indirizzo spetterebbe all’amministrazione), devono comunicare al datore di lavoro il loro indirizzo di reperibilità per le visite fiscali.
Assenza ingiustificate
Se le visite fiscali durante gli orari ammessi nella normativa non trovano il lavoratore presumibilmente ammalato, lo stesso dovrà preoccuparsi di presenziare presso uno degli ambulatori della Struttura territoriale di riferimento.
In caso di assenze non giustificate la sanzione prevede una decurtazione sul 100% dello stipendio (per i primi 10 giorni da quando viene segnata la patologia), e poi del 50% per i giorni restanti.
Tuttavia il lavoratore ha il diritto di poter presentare successivamente la giustificazione della sua assenza, riservando la decisione finale sempre all’INPS.