Gianfranco Vissani e il figlio Luca tuonano contro il caro energia e denunciano bollette da capogiro, più che raddoppiate nel giro di pochi mesi e dal tenore impressionante se paragonate a quelle di un anno esatto fa. La questione dei rincari è tema rovente nell’agenda politica italiana e nei bilanci di imprese e famiglie, nessuno escluso: anche i vip piangono e Vissani si fa portatore di una protesta che – molti sperano – forse l’alba di un nuovo esecutivo potrebbe smaltire. Nel frattempo, la rabbia per i conti che non tornano e le spese che lievitano si è fatta trasversale e aggredisce tutte le categorie, chef compresi.
Gianfranco e Luca Vissani, riporta Ansa in queste ore attraverso i suoi microfoni, hanno spiegato come sono cambiate le cifre delle bollette per l’esercizio della loro attività e hanno lanciato un messaggio: “Se vogliono farci chiudere basta che ce lo dicano“. Nelle parole dello chef e del figlio, un’amarezza che oggi ha il sapore (tutto italiano) dell’ennesima sconfitta sul fronte della gestione del Paese: “A casa Vissani succede quello che succede in tutte le famiglie e in tutte le aziende italiane… A queste cifre, con questi costi, dove andiamo?“.
Gianfranco e Luca Vissani al vetriolo sul caro energia: “Devono tirarci fuori dal baratro”
Gianfranco e Luca Vissani si fanno portavoce del malcontento per il caro energia che attraversa l’Italia da Nord a Sud e, nelle more dell’appuntamento con le urne in vista delle prossime elezioni politiche, le bollette sempre più salate prosciugano i conti di famiglie e imprese. Lo chef e suo figlio ne hanno parlato all’Ansa sottolineando come, nel volgere di pochi mesi e nell’immediato futuro, le loro bollette sono oggetto della stessa sorte che accomuna milioni di italiani: costi esorbitanti nonostante stipendi e pensioni – quando presenti – siano rimasti praticamente immutati nel tempo, “fossili” che non consentono più a gran parte dei cittadini di far fronte alle spese in aumento senza intaccare eventuali risparmi…
“A luglio 2021 – ha raccontato il figlio di Gianfranco Vissani – la bolletta dell’energia elettrica era di 5.900 euro, quest’anno siamo chiamati a pagare 16.500 euro e per agosto è atteso un ulteriore rincaro del 20%. Diventa ingestibile (…), forse qualcuno dovrebbe dirci ‘chiudete e fate prima’. Non abbiamo neanche soluzioni di rateizzazione (…) A queste cifre, a questi costi dove andiamo?”. Gianfranco e Luca Vissani, come tantissimi negli ultimi tempi, sono stati costretti a ridurre i consumi, ma le bollette non rispondono ai loro sforzi: non solo non diminuiscono, ma sono in costante aumento. Gianfranco Vissani lancia un appello ai politici: “Devono pensare alla nostra piccola Italia. Devono tirarci fuori da questo baratro perché non sappiamo come uscirne. Devono assolutamente abbattere questi costi altrimenti chiudiamo tutti. Volete questo? Lo Stato vuole questo?“.