Evidentemente l’estate è veramente il periodo in cui si scollega il cervello e si cerca di cedere all’entropia con notevole eleganza, facendo in modo di non farlo notare troppo.
C’è chi è maestro in queste cose e infatti anche durante l’anno volteggia da un compito all’altro riuscendo a fare diecimila cose (apocalitticamente) invece di farne una o due soltanto (che farebbe comunque male, diciamolo, ma sarebbe comunque meglio del casino che combina di solito).
Una di questi soggetti è una mia amica. Sì, lo so, lo so… prendo sempre a prestito i casini dei miei amichini adorati che prima o poi mi toglieranno il saluto e anche l’amicizia su Facebook, ma ‘sta rubrica si chiama o no “Vita da blooperhunter”? Ecco, purtroppo – per loro – ho anche degli amici, che già solo per il fatto di essere amici miei dovrebbero porsi qualche domanda, ma insomma… Ci stiamo simpatici a vicenda e abbiamo tutti le nostre stranezze, giusto?
Dicevo, uno dei soggetti che fanno quattrocentomila cose tutte insieme è AmicaClassificatrice. Essendo una cosa molto difficile fare tutte le cose insieme, casa sua è tappezzata di “classifiche”. Lei classifica tutti i suoi impegni in ordine di importanza, dicendo che le serve per mantenere il controllo su ciò che deve fare e quando.
Peccato che quando si accinge a fare la cosa prima in classifica, si accorge che è più urgente fare la settima, perché sono cambiate due cose, e che la prima può andare al terzo posto, scavalcata dalla nona, che fa scivolare al sesto posto la seconda, che… ok, ci siete? Io no, ma lei dice che è un metodo che funziona un casino.
Se funzioni non so dirvelo, sinceramente, ma mi ha dato l’idea per il pezzo di oggi. Un pezzo entropico, ovviamente, è estate anche per me e ho dato le ferie a metà dei miei neuroni: oggi vi racconto chi sono i film nelle prime dieci posizioni della classifica di bloopers.it, quelli con il numero più alto di bloopers in totale.
Al decimo posto (vado in ordine inverso, of course, mica vi spoilero subito il primo, poi capaci che non leggete più il resto del delirio!) troviamo “Il Signore degli Anelli – Le due Torri”, secondo film della trilogia. Non temete, in altre posizioni troveremo anche i suoi fratellini. Questo ha “solo” 118 errori e io scelgo questo: siamo al Fosso di Helm, la battaglia è imminente. Legolas, scoraggiato, dice ad Aragorn che i guerrieri di Rohan sono troppo pochi per poter vincere la battaglia. Guardate i suoi occhi, sono scuri come l’attore li ha nella realtà e non verdi come al solito e come torneranno a essere poche sequenze più tardi. Si sono proprio scordati di mettergli le lenti a contatto…
Al nono posto pari merito, sempre con 118 errori, ecco “Terminator 2 – Il giorno del giudizio” con uno Schwarzy ancora in forma e senza velleità politiche. Nell’inseguimento in cui il T800 (Schwarzenegger) tenta di salvare John dal T1000 (Patrick) che lo sta inseguendo su un grosso camion, il T800 salta con la sua moto dentro il canale e riesce con difficoltà a superare il camion e a “trasferire” John sulla sua moto: ma si nota benissimo al fermo immagine che quando il T800 afferra John non si tratta di Schwarzenegger ma di uno stunt.
All’ottavo posto per un punto: 119 errori e “Spider-Man”, quello con Kirsten Dunst as Mary Jane. Quando SpiderMan e Goblin combattono nella casa abbandonata, SpiderMan fa cadere un muro sopra l’avversario: il muro cade e rimane intatto schiacciandolo sotto. Poi inquadrano Goblin che riemerge da un muro ridotto a un cumulo di macerie… c’è, oggettivamente, qualcosa di storto in un muro che prima è intatto e l’istante successivo si smonta come un Lego…
Settimo posto e 125 errori: un classico della fantascienza per “Ritorno al Futuro” con Michael J. Fox. Quando il 5 novembre 1955 i protagonisti guardano ‘The Honeymooners’ e l’episodio ‘L’uomo dallo spazio’ con Jackie Gleason e Art Carney, commettono un anacronismo, giacché esso uscirà solo il 31 dicembre 1955. Oppure si erano procacciati una copia facendo un saltino con la DeLorean al videonoleggio di zona…
Vi avevo detto che c’erano anche gli altri del SdA? Eccoci al sesto posto e al “Signore degli Anelli – Il ritorno del Re”, coi suoi 127 errori. Sparsi in un film di 210 minuti fanno decisamente una certa impressione, eh? Ma vedrete più avanti, intanto godetevi questo: mentre Aragorn, Legolas, Gimly e Gandalf, affiancati dai superstiti di Minas Tirith tentano di effettuare un diversivo ai cancelli di Mordor, si nota palesemente che gli eroi della compagnia sono a cavallo (tanto che Aragorn incoraggia i suoi uomini andando avanti e indietro). Dopodiché cambia scena, ma quando gli orchi di Sauron gli hanno accerchiati, ecco Aragorn e compagnia bella che sono pronti a correre “a piedi” contro i nemici… i cavalli, svaniti nel nulla.
137 errori, quinto posto e il primo di una delle mie saghe preferito in assoluto: “Harry Potter e la Pietra Filosofale”. Vi lascio un blooper difficilissimo da vedere, ma se ci riuscite è di una grandissima soddisfazione. I tre pargoli sono caduti nel Tranello del Diavolo. Guardate molto bene dietro la schiena di Harry nei campi lunghi, un po’ a sinistra dello schermo, parte centrale: vedrete le due manine di tecnico che muovono i tentacoloni…
Col quarto posto entriamo in zona calda, tipo il cappottone da venticinque chili che portava uno dei protagonisti (non sto tirando a caso, lo ha detto lui che pesava venticinque chili, in un’intervista!). Un aiutino? “Pillola blu o pillola rossa?”. Oh, yeah, signori: “Matrix”, il primo della serie. Nella scena in cui Neo riceve dalla FedEX il telefonino egli compare solo nel suo “cubicolo”. In una ripresa ravvicinata, però, si vede appoggiata sulla scrivania una mano con tanto di orologio, al bordo sinistro dell’inquadratura… nella scena successiva torna a essere inquadrato tutto il cubicolo e il possessore della mano non c’è più… Capito. La crisi morde talmente che Mano Addams si è dovuta re-impiegare…
E siamo al podio!
Al terzo posto, con 159 errori per 189 minuti di film, ecco “Titanic”! Scegliamo un errore diverso stavolta: nella scena finale dell’affondamento, quando la poppa si solleva sempre più velocemente, i passeggeri, scivolando lungo il cassero, urtano contro una bitta di gommapiuma, anziché di ferro, che fa *doing!* e si piega e torna alla forma originale come una molla… Realistico. Molto realistico…
“Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello” e i suoi 168 errori si aggiudicano la medaglia d’argento. Nella scena a casa di Bilbo, quando si getta al collo di Gandalf, sembra “lievitare” stranamente, cioè sembra che cambi dimensioni. Questo è dovuto alla tecnica usata per quelle scene: in parte hanno sfruttato l’inganno della prospettiva, mentre alcune scene le hanno girate in due set diversi, uno piccolo, per far sembrare Gandalf un gigante, uno normale, in cui ha recitato Bilbo.
Pronti? Preparati? Eccoci al dunque.
Medaglia d’oro.
216 errori per 155 minuti. Quasi due errori al minuto. Mica cotiche, eh.
Stravince… “Il Gladiatore” di Russel Crowe!
Quale errore scelgo? Questo: Commodo viene mostrato morire nel Colosseo per mano di Massimo. Interessante, considerato che è morto in una congiura contro di lui, nel 192…
E visto che parliamo di un film epico… altro errore epico, in gentile omaggio: dopo la battaglia di Germania, vediamo Massimo accarezzare il muso del cavallo. Notate, ora, un elegante gentiluomo con una maglietta e dei pantaloni blu (direi bluejeans) e qualcosa a tracolla che sembra proprio un cellulare o una radio-trasmittente. Oh, i romani erano davvero un popolo moderno…
Sapete cosa? Quasi quasi vado a classificarmi sul divano di casa, con una birra ghiacciata in mano e “Il Gladiatore” nel DVD… sarà anche storicamente irritante, ma fisicamente è moooolto interessante…