Si è appena concluso su Rai 3 il film capolavoro “Vita di Pi“. L’attore protagonista è Suraj Sharma. Per scovarlo, il regista Ang Lee provinò migliaia di ragazzi scegliendo l’allora 17enne studente, dalla particolare spontaneità e personalità. Il giovane per entrare nella parte ha dovuto imparare a nuotare, sottoponendosi a un pesante allentamento fisico. Inoltre ha dovuto seguire una dieta ferrea aumentando prima il suo peso di oltre 10 kg, per poi ridurlo progressivamente man mano che le riprese andavano avanti. Naturalmente non si è mai trovato a recitare con a fianco una vera tigre. La maggior parte delle scene con Richard Parker, come quelle con tanti altri animali, sono state realizzate grazie agli straordinari effetti speciali: i movimenti sono stati “disegnati” facendo ricorso a esemplari in carne e ossa. Nel 2013 Bill Westenhofer, Guillaume Rocheron e Erik-Jan De Boer sono stati premiati da Oscar e BAFTA per curato nel migliore dei modi questi effetti (agg. di F.D. Zaza).



Yann Martel prese spunto dal libro “Max and the Cats”

In tanti si chiedono se il film “Vita di Pi” sia ispirato a una vicenda realmente accaduta. La verità è che è totalmente frutto della fantasia di Yann Martel. Se proprio si volesse fare un nome, si potrebbe citare “Max and the Cats” di Moacyr Scliar. Infatti lo scrittore sviluppò la sua idea dopo aver letto questo libro. La novella racconta le vicende di un giovane che, costretto a fuggire dai nazisti per salvarsi la vita, finisce su una nave che poi affonda, ritrovandosi intrappolato su un gommone con uno degli animali di uno zoo ingabbiati nella stiva. Pur essendo Vita di Pi una storia totalmente inventata, Ang Lee ha voluto dare al sul film il maggior realismo possibile. Così si è servito della consulenza di Steven Callahan, che nel 1981 in seguito a un naufragio sopravvisse per più di 70 giorni alla deriva su una zattera di salvataggio. “Vorrei rendere l’oceano un vero personaggio”, gli aveva detto il regista (agg. di F.D. Zaza).



Il premio Oscar e BAFTA, Claudio Miranda

Va ora in onda su Rai 3 il film “Vita di Pi“. L’acclamata pellicola è un adattamento cinematografico dell’omonimo best seller di Yann Martel. Il ruolo del protagonista è interpretato da Molitor Patel, chiamato semplicemente Pi, il quale attraverso una serie di flashback racconta la sua incredibile storia personale a uno scrittore in cerca di uno spunto per un romanzo. Il film ha ricevuto ben quattro premi Oscar, un Golden Globe e due BAFTA. Il film Vita di Pi, diretto nel 2012 da Ang Lee, ha avuto un enorme successo sia di critica che di pubblico, incassando oltre 600 milioni di dollari a fronte di un budget di 120 milioni. Claudio Miranda ha vinto un premio Oscar e un BAFTA per la fotografia di questa pellicola. Il cileno, naturalizzato statunitense, ha origini italiane. Miranda ha lavorato con David Fincher nel 1995 come assistente alla fotografia al film Seven. Ha ricoperto lo stesso ruolo su The Game e Fight Club, prima di diventare direttore della fotografia della seconda unità per Zodiac (agg. di F.D. Zaza)



Vita di Pi, le critiche

Vita di Pi è “un romanzo popolare visionario, crudele ma tenero che coniuga in modo sapiente computer graphics e realtà”. Emanuele Sacchi commenta così il film su MyMovies, premiandolo con tre stellette e mezzo e specifica: “Pi (greco) come la razionalità della scienza ma anche come simbolo di trascendenza”. Sicuramente il lato simbolico è predominante in questo film e riesce a rapire l’attenzione anche dello spettatore più attento. Valerio Caprara su IlMattino esalta il film specificando: “Ang Lee e un realismo magico in 3d”. Girato in maniera sapiente è in grado di precorrere i tempi e di raggiungere dei livelli molto interessanti. Scritto in maniera intelligente regala al pubblico tutto quello che un film deve dare dall’intrattenimento a momento molto alti a livello autoriale. Vita di Pi è il film che vedremo in prima serata su Rai 3, clicca qui per seguirlo in diretta streaming.

Vita di Pi, il film su Rai 3

Il film Vita di Pi nasce dal romanzo omonimo di Yann Martel, con una sapiente rivisitazione in diversi punti tenendo comunque fede alla trama dell’opera. La pellicola è riuscita ad imporsi ai botteghini con un incasso totale che ha superato i 600 milioni di dollari, ottenendo numerosi premi che ne hanno certificato il successo. Ai premi Oscar del 2013 il film è stato premiato per la miglior regia, miglior fotografia, migliore colonna sonora e migliori effetti speciali. Il film è un adattamento del noto romanzo di Yann Martel che porta lo stesso identico titolo. Nel cast troviamo anche l’italiano Andrea Di Stefano che interpreta un prete e che è doppiato da Roberto Draghetti. Il suo debutto è arrivato nel 1995 con il film The Pagan Book of Arthur Rimbaud diretto da Jay Anania. Sul piccolo schermo ha debuttato invece quattro anni più tardi in Vendetta di Nicolas Meyer. Ha anche diretto due film e cioè Escobar del 2014 e The Informer Tre secondi per sopravvivere del 2019.

Vita di Pi, film di Rai 3 con nel cast Gerard Depardieu

Vita di Pi sarà trasmesso oggi, mercoledì 29 dicembre, alle ore 21.20 su Rai 3. Ci troviamo di fronte a un film drammatico e d’avventura prodotto negli Stati Uniti d’America nel 2012. La pellicola è stata diretta e prodotta da Ang Lee, con la collaborazione di Gil Netter e David Womark. Nel cast del film troviamo Suraj Sharma, Irrfan Khan, Rafe Spall, Gerard Depardieu, Tabu, Adil Hussain, Ayush Tandon e Andrea Di Stefano tra gli altri. In questo straordinario film in 3d è sicuramente di livello anche la fotografia curata da Claudio Miranda oltre al montaggio che gestisce Tim Squyres.

Vita di Pi, la trama del film: una splendida tigre

Le vicende della parte iniziale di Vita di Pi sono ambientate in India, luogo di nascita del protagonista ovvero il piccolo Pi. Nato praticamente all’interno di uno Zoo, proprietà di suo padre, sviluppa una grande propensione per la riflessione e per gli animali, arrivando a professare fino a 3 religioni contemporaneamente. L’attitudine del ragazzo non trova però piena comprensione da parte del padre che spiega come professare più religioni equivalga e non seguirne nemmeno una.

Il giovane in ogni caso continua nel suo percorso spirituale, nonostante attorno a lui la situazione non fosse proprio florida. Le riflessioni di Pi iniziano a soffermarsi su alcuni aspetti psicologici degli animali. In particolare, si convince che questi così come le persone siano dotati di un’anima e di sentimenti. Ancora una volta però è il padre a mostrargli la cruda realtà; legando una preda alla cella di una tigre chiamata Richard Parker, gli mostra con quanta crudeltà questa si avveri per divorarla. Il contesto familiare nel frattempo viene lentamente sconvolto da problemi finanziari, portando il padre a prendere una decisione molto sofferta; partire per l’America e vendere tutti gli animali presenti nello Zoo. Tutta la famiglia con le bestie parte alla volta del nuovo continente con gli animali sedati per superare le tante ore di viaggio.

I primi giorni di viaggio mettono da subito in evidenza le difficoltà della traversata, con alcuni alterchi che nascono con l’equipaggio. In particolare, la madre di Pi vede rifiutarsi un piatto vegetariano dal cuoco dell’equipaggio generando l’ira del marito. Le sorti del viaggio vengono clamorosamente scosse da un’improvvisa tempesta che porta la barca a naufragare, con tutta la famiglia del giovane che non riesce a trovare un modo per salvarsi. Pi affida la sua sopravvivenza ad una piccola zattera in condizioni abbastanza precarie, che dovrà condividere proprio con la tigre Richard Parker. Dopo delle prime evidenti difficoltà, il ragazzo prova ad ammaestrare l’animale per riuscire a dare seguito al suo tentativo di sopravvivere. Arrivati presso un isola, devono presto rimettersi in viaggio per una terribile sorpresa.

A causa di un incredibile effetto chimico, tutto ciò che si trova su quel suo diventa tossico una volta calata la notte, come dimostrato da alcuni resti umani trovati proprio da Pi. A questo punto si riparte verso il Messico e dopo un viaggio di oltre 250 giorni riescono entrambi ad arrivare a destinazione. A questo punto le strade del ragazzo e dell’animale si dividono, con la tigre che senza particolari resistenze fugge per sempre nella savana mente Pi viene tratto in salvo da alcune persone. In ospedale ha modo di raccontare a dei funzionari dell’ assicurazione la sua triste vicenda, considerata poco credibile. A quel punto il ragazzo prova a dare la stessa versione ma sostituendo il ruolo degli animali a quello delle persone, inserendo sia componenti della sua famiglia che dell’equipaggio.

In ogni caso, la versione accettata è quella con la tigre protagonista, che lo stesso Pi deciderà di trascrivere per dar vita ad un vero e proprio libro. A questo punto, ci si avvia al finale della storia con un salto temporale che vede il ragazzo ormai cresciuto e felicemente accompagnato da una moglie e due figli.

Video, il trailer del film “Vita da Pi”