Si chiama Ezekiel Emanuel, è un medico, presidente del dipartimento di etica medica all’università della Pennsylvania ed è stato il “capo architetto” della nota riforma sanitaria “Obamacare”: 6 anni fa scrisse un saggio provocatorio dal titolo “Perché spero di morire a 75 anni”, e oggi torna su quell’argomento ‘avvicinandosi’ lentamente a quella soglia (ha compiuto da poco 63 anni) riaffermando quel “concetto”. Nell’era in cui si discute della “produttività” o meno degli anziani, l’assunto del medico “sodale” di Barack Obama resta molto forte: nell’intervista al “Mit Technology Review” Emanuel spiega come «vivere dopo i 75 anni non è vita degna di essere vissuta». L’assunto del medico eticista è indagare se davvero «il nostro consumo vale il nostro contributo», e su questo punto la posizione di Emanuel è contro corrente: «Non morirò a 75 anni. Non mi suiciderò. Non sto chiedendo l’eutanasia. Smetterò di prendere farmaci con la sola giustificazione che il farmaco o l’intervento sia per prolungare la mia vita».



LA PROVOCAZIONE DEL MEDICO DELL’OBAMACARE

Se da un lato il medico “capo” dell’Obamacare ammette che non tutti gli over 75 vivono una vita “indegna”, rilancia sul fatto che non è un numero alto quello degli anziani che riescono a godersi la vita anche a 80 e 90 anni. «Non investiamo nei bambini come investiamo negli adulti, in particolare negli anziani. Una delle statistiche che mi piace sottolineare è che se si guarda al bilancio federale, 7 dollari vanno alle persone sopra i 65 anni per ogni dollaro alle persone sotto i 18 anni», avverte Emanuel, sottolineando come lui stesso voglia vivere bene in piena capacità intellettuale dopo i 75 anni ma «non è il modo in cui la maggior parte di noi vivrà». Pochi scrivono libri, fanno ricerca e producono opere “intelligenti” dopo i 75 anni – parole dello stesso medico, abbiamo solo parafrasato – e così «Queste persone che vivono una vita vigorosa fino a 70, 80, 90 anni di età – quando guardo ciò che queste persone “fanno”, quasi tutto è quello che classifico come gioco». Secondo Ezekiel Emanuel non è un lavoro “significativo” quello degli over 75, magari stanno andando in moto o fanno un’escursione: «tutto ciò può avere un valore, non fraintendermi. Ma se è la cosa principale nella tua vita? Ummm, probabilmente non è una vita significativa».

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