La vitiligine, a lungo considerata solamente un difetto estetico, è in realtà a tutti gli effetti una malattia, autoimmune, che causa diverse problematiche in chi ne è affetto. Ad Uno Mattina se n’è parlato con l’esperta dermatologa Manuela Carrera, dell’Ospedale Israelitico di Roma. “È una malattia cutanea cronica”, spiega, “che si manifesta con delle macchie bianche prive di pigmento perché si ha un arresto della funzionalità dei meloniciti che sono le cellule deputate a creare la melanina.



La ricerca sulla vitiligine, soprattutto per comprenderne l’origine, spiega la dermatologa, “sta ancora andando avanti perché ci sono tanti fattori che intervengono. Innanzitutto il fattore autoimmune, che nel 30% dei casi si associa ad altre malattie autoimmuni, poi il fattore genetico, ma ci sono anche fattori aberranti che vanno a spegnere l’attività dei melanociti e vi è uno stress ossidativo”.
Parlando, invece, degli ultimissimi studi sulla vitiligine, l’esperta spiega che “hanno portato anche ad evidenziare che c’è un percorso infiammatorio da parte delle gianoschinasi”.



Cause, cure e prevenzione per la vitiligine

Vi sono, secondo l’esperta, diverse cause per la comparsa della vitiligine, mentre “lo stress fisico o emotivo è l’evento scatenante, non l’origine ma l’input che ne scatena la comparsa. Ci sono pazienti che rispondono bene alle terapie, ma in seguito allo stress hanno una nuova riaccensione della malattia e si depigmentano. L’impatto psicologico”, sostiene, “è importantissimo, perché anche se la pelle è sana e non è [una malattia] contagiosa, molte persone sono convinte del contrario e tendono a chiudersi, a ridurre i rapporti sociali, perché è un problema evidente”.



Una nota positiva sulla vitiligine, però, è che “può essere curata, e c’è una novità legata agli ultimi studi. La Commissione Europea ha approvato una crema atta a curarla, e degli studi ne hanno appurato l’efficacia sui bambini e sugli adulti con episodi non segmentali, sul volto. Nell’arco di 24/52 settimane di terapie si ottiene fino al 75% della ripigmentazione”. Tuttavia, sempre importante, secondo l’esperta, rimane la prevenzione per la vitiligine, e “per i giovani la prima cosa da fare è modificare le abitudini. Il paziente deve stare attento al sole perché nella macchie non c’è melanina e si rischia l’ustione. Frutta e verdura ricca di carotenoidi possono aiutarci a difenderci dall’esterno e dai danni solari, sono ricchi di antiossidanti e precursori della vitamina A. Ma anche gli indumenti con filtri solari possono essere importantissimi”.