Non si ferma il numero di abusi domestici e casi di sfruttamento sessuale, anche su minori, segnalati all’immigrazione del Regno Unito. Tra il 2020 e il 2022, i casi denunciati dalla polizia alle autorità preposte all’immigrazione sono stati 2.546 tra cui almeno 67 vittime di sfruttamento sessuale minorile, 11 vittime di servitù domestica, 20 vittime di matrimonio forzato, 601 vittime di traffico di esseri umani, 749 vittime di schiavitù moderna e 51 persone che hanno subito sfruttamento sessuale. Questi dati sono contenuti in un documento del Ministero dell’Interno visionato dal Guardian, che ha notato anche come un quarto delle vittime di abusi domestici segnalate dalla polizia sono state “notificate con documenti esecutivi”. Scoraggiando, di fatto, la richiesta di aiuto da parte delle vittime.



Come scrive il Guardian, denunciando le vittime di reati gravi alle forze dell’ordine, la polizia le rende “vittime due volte“, una tesi sostenuta anche dal commissario per gli abusi domestici, che ha dichiarato come questa pratica rischia di mettere in ulteriore pericolo le vittime che chiedono di essere aiutate. Nel 2020, l’Ispettorato della polizia di Sua Maestà aveva chiesto di porre fine alla denuncia delle vittime di abusi domestici alle autorità in materia di immigrazione, a meno di prove evidenti di un reato di immigrazione, una richiesta che però si è scontrata con la polizia e il Ministero dell’Interno.



Immigrazione, vittime di abusi rischiano espulsione: il caso nel Regno Unito

Vittime di abusi sessuali e domestici denunciate alle autorità sull’immigrazione, il caso nel Regno Unito. Un secondo documento del Ministero dell’Interno, visionato dal Guardian, rivela che un quarto delle vittime di abusi domestici che la polizia ha indirizzato all’immigrazione ha ricevuto documenti esecutivi dopo essere stata segnalata. Ciò significa che l’aver denunciato gli abusi subìti e il loro status di vittime ha portato le autorità sull’immigrazione a considerare la loro espulsione. Tale documento è relativo al periodo aprile-dicembre 2020. Su 128 “segnalazioni di vittime di abusi domestici”, la notifica di documenti esecutivi ha riguardato 32 persone, sebbene nessuna sia stata detenuta.



Come riferisce il Guardian, Nicole Jacobs, commissario per gli abusi domestici in Inghilterra e Galles, ha dichiarato che questo sistema “mette le vittime in pericolo, costringendole a rimanere con chi le maltratta, a scegliere l’indigenza o ad affrontare l’espulsione”. D’altro canto, fonti della polizia sentite dal Guardian affermano di sentirsi sotto pressione da parte del governo, il cui obiettivo è ridurre i numeri dell’immigrazione. Secondo il deputato conservatore Sir Bob Neill, “è del tutto sbagliato trasmettere lo status di immigrato quando qualcuno è vittima di violenza, abusi domestici, traffico di esseri umani, o qualsiasi altro reato simile. In questo modo si diventa vittime due volte. È possibile che la violazione dell’immigrazione sia insignificante rispetto al reato“. Ora il Ministero dell’Interno potrebbe procedere alla revisione dell’accordo con la polizia e le forze dell’ordine contro l’immigrazione.