Vittoria Belvedere, dal razzismo in Brianza a modella “per caso”
In un’intervista rilasciata per il Corriere della Sera, Vittoria Belvedere ha raccontato numerosi aneddoti legati al suo percorso da attrice, senza tralasciare ferite dolorose legate all’infanzia e ad alcune proposte indecenti ricevute sul set. “Avevo 7 o 8 anni e ho subito vero e proprio razzismo perché ero meridionale: una calabrese emigrata in Brianza”. Inizia così il racconto dell’attrice, che spiega: “Nel palazzo dove abitavamo c’erano tutte famiglie brianzole; se in cortile giocavo con gli altri bambini, le loro mamme li portavano via dicendo: ‘non giocate con lei, è una terrona’“. L’insensato razzismo territoriale vissuto in tenera età ha chiaramente scosso Vittoria Belvedere: “Se ne ho sofferto molto? Certo, sono cose che non fanno piacere. A volte mi vergognavo, ma in verità non ne ho sofferto poi tanto. In fondo non mi sono mai sentita veramente messa in un angolo“.
Nel prosieguo dell’intervista, Vittoria Belvedere è poi passata a raccontare come sia diventata famosa quasi per una serie di coincidenze fortuite. “La mia vita lavorativa è stata tutta un caso: soprattutto i primi anni della carriera sono stati come un fiume in piena… Mi sono sentita trasportata dal successo, i primi tempi ho scelto pochissimo le cose da fare, mi sono capitate“. Per l’attrice trovare la strada del successo – come raccontato al Corriere della Sera – non è stato comunque semplice e banale. “Ho iniziato come modella ma mi mancavano pochi centimetri per fare l’indossatrice. Sono alta un metro e 72, ma per fare le passerelle con dei grandi stilisti occorre essere almeno un metro e 75. Quando mi proponevo mi dicevano: ‘Ci dispiace, sei troppo bassa’“.
Vittoria Belvedere, le molestie sul set da parte di due produttori: “Uno mi saltò addosso…”
Parlando del percorso che l’ha portata dalle passerelle ai set cinematografici, Vittoria Belvedere ha raccontato. “Ho avuto la fortuna di incontrare Paola Petri che non si è limitata ad essere la mia agente, è stata una seconda madre, mi ha dato consigli preziosi per crescere nel mio lavoro e non solo”. L’attrice ha poi annoverato tutti i grandi artisti della recitazione che ha avuto l’onore di conoscere per affinare la sua passione. “… Oltre a grandi registi come Florestano Vancini, Mauro Bolognini o Giorgio Capitani, anche colleghi preziosi e generosi come Franco Nero, Barbara De Rossi e, per esempio, il mitico Peter O’Toole“. Avviandosi verso il finire dell’intervista rilasciata per il Corriere della Sera, Vittoria Belvedere ha anche rivelato un aneddoto piuttosto doloroso su un tema altrettanto delicato: le molestie sul set.
“Se ho mai ricevuto proposte indecenti sul set? Al di là di qualche corteggiamento, per ben due volte in maniera pesante da parte di due produttori importanti, di cui non posso rivelare i nomi”. Vittoria Belvedere è entrata poi nel dettaglio di quelle viscide azioni subite: “La prima volta avevo 18 anni e lui intorno ai 70… Era apparentemente un gran signore e mi fece intendere che, per fare carriera nel nostro mondo, occorreva avere qualcuno alle spalle su cui contare”. Sulla seconda proposta indecente ha invece raccontato: “Andammo nel suo ufficio per prendere il copione su cui dovevo prepararmi… Mi è saltato letteralmente addosso. Era un omone, alto e pesante, non so come sono riuscita a respingerlo e togliermelo di dosso“.
Vittoria Belvedere e i “segreti” della sua storia d’amore con Vasco Valerio
Verso il finire dell’intervista concessa al Corriere della Sera, i toni si fanno più leggeri dopo il racconto delle molestie subite da Vittoria Belvedere quando l’attenzione si sposta alla bellezza della sua famiglia. “Essere sposata dal 1999 con Vasco Valerio è un record? In effetti, i matrimoni nel nostro ambiente durano poco, pur avendo college con legami altrettanto longevi, ma stanno diventando sempre più rari“. L’attrice tenta poi di spiegare i segreti di un rapporto così solido e duraturo con il marito: “E’ la complicità, la sincerità e l’umiltà di sedersi a un tavolo per confrontarci serenamente se qualche cosa non va bene… Vasco mi ha sempre sostenuto, non ha mai messo il bastone tra le ruote della mia carriera…”
La storia d’amore con Vasco Valerio è stata terreno fertile non solo per un amore longevo, ma anche per la crescita di una famiglia sempre più numerosa per Vittoria Belvedere. “Dopo il primo figlio, Lorenzo, volevo assolutamente diventare nuovamente madre. Però avevo un grosso problema: la tiroide malata e i medici mi avevano seriamente sconsigliato una seconda gravidanza… Mi informai e seppi che non avrei messo a repentaglio la vita di nessuno; così è nata Emma”. Nonostante la gioia di aver portato a termine la seconda gravidanza, l’attrice ha però spiegato come la sua patologia sia peggiorata: “Dopo la sua nascita la tiroide è praticamente scoppiata: mi è stata asportata e poi è nato pure Niccolò!“.