Vittoria Belvedere ha preso parte alla seconda puntata della nuova stagione della trasmissione di Rai Due “Generazione Z”, condotta da Monica Setta. L’attrice ha parlato in primis dei suoi genitori, sottolineando come loro “avrebbero voluto che studiassi e diventassi medico o avvocato. Facendo la modella, però, iniziai ad avere un’indipendenza economica. Mio padre accettò la mia scelta, ma mi disse di portare i soldi a casa per aiutare la famiglia ad andare avanti. Così feci, mettendomi da parte qualcosa. Poi arrivò il provino per ‘Piazza di Spagna’: studiai senza sapere cosa stessi studiando, mi sentivo un pesce fuor d’acqua, ma fui presa”.



Ciò che oggi Vittoria Belvedere rivendica con orgoglio è di avere sempre camminato sulle sue gambe: “I miei genitori mi hanno insegnato sani principi. Ho ottenuto tanto dalla carriera e devo dire che mettersi a sognare qualcosa di più risulterebbe presuntuoso. Mi farebbe piacere diventare nonna, ecco, ma tempo al tempo”. Tra i grandi traguardi raggiunti dalla donna, c’è anche il Festival di Sanremo 2002, che condusse al fianco di Pippo Baudo e di un’altra grande bellezza italiana, Manuela Arcuri.



VITTORIA BELVEDERE: “NON AVREI POTUTO FARE PIÙ DI UN FIGLIO, MA…”

Nel prosieguo del suo intervento a “Generazione Z”, Vittoria Belvedere ha confidato di avere un rapporto disastroso con i social network: “Ogni tanto mi ricordo che esistono, ma poi dall’altra parte c’è mia figlia che critica i miei post… Mi sento sempre in difficoltà e in difetto, come se quel mondo non mi appartenesse”. A scuola l’attrice non si distingueva particolarmente, anzi: “Ero un disastro! Ero brava solo nel disegno e in storia dell’arte, invece in scienze e matematica… Sono invece una buona cuoca e con la cucina ho conquistato anche mio marito. Amando stare ai fornelli e amando il cibo, sono riuscita a trasmettere questa passione ai miei figli”.



Peraltro, Vittoria Belvedere non avrebbe potuto avere più di un figlio, in quanto rischiava di incorrere in seri problemi di salute: “Subito dopo la nascita di mio figlio Lorenzo – ha rivelato –, mi diagnosticarono un problema alla tiroide e mi sconsigliarono di avere altri bambini, in quanto avrei potuto incappare nell’operazione chirurgica e nell’asportazione. Mi informai per bene e, appreso che non avremmo rischiato la vita né io né il feto e che avrei comunque potuto vivere benissimo senza tiroide, ne misi al mondo altri”.