Il legame tra l’attrice Vittoria Belvedere e il marito Vasco Valerio resta indissolubile nonostante siano trascorsi 20 anni dal giorno in cui hanno pronunciato il fatidico “sì”. “Più passano gli anni e più ci innamoriamo”, spiega la Belvedere tra le pagine del settimanale Lei. “Siamo persi l’uno per l’altra”, ha aggiunto l’attrice, spiegando di essere contro tendenza rispetto alle coppie tradizionale, dal momento che loro si considerano “un individuo solo”. E se le altre coppie oggi tendono a stancarsi, Vittoria e Vasco sembrano essere la vera eccezione. Il loro amore è così grande al punto che Vittoria sarebbe persino pronta a sposarlo una seconda volta. La Belvedere ammette di sentirsi più mamma che donna e a tal proposito si descrive come una “donna pratica”, nel senso che “la femminilità non mi appartiene”. Per spiegarla in breve, l’attrice aggiunge: “come mi descrivono non mi appartiene. Io mi sento una donna molto mascolina, mi sento molto più maschio che femmina”, prosegue.



VITTORIA BELVEDERE E LA SUA CARRIERA DA ATTRICE

Già all’età di 20 anni Vittoria Belvedere era una donna indipendente ecco perchè, se dovesse dire cosa realmente le manca della sua giovinezza l’attrice replica: “forse l’essere libera”. Oggi, chiaramente, non può alzarsi quando le pare né andare a letto in piena notte poichè, spiega, “ho delle responsabilità”. Tuttavia non rimpiange nulla in quanto si dice contenta di quello che ha oggi: “Non mi manca il non dover pensare a niente: in quel periodo ero molto pigra, mi preferisco adesso”, ammette. Da giovane però aveva sogni ben diversi da quello che fa oggi: “I miei obiettivi erano sicuramente altri e non riguardavano il mondo del cinema”, rivela. Vittoria ha frequentato una scuola di stilista e solo dopo essere stata scelta da un’agenzia di moda ha iniziato a capire l’importanza di ciò che stava vivendo. Artisticamente ha lavorato con nomi del calibro di Mauro Bolognini, Giorgio Capitani, “registi che hanno fatto la storia del cinema” e dai quali ha appreso tantissimo. Il complimento più bello però glielo ha fatto Katia Ricciarelli, “quando partecipai al Festival di Sanremo. Venne a dirmi che le piacevo moltissimo”, ha confidato. Quel complimento, ricorda oggi, “ebbe un impatto indelebile su di me”.



LA GRAVIDANZA DIFFICILE

Oggi Vittoria Belvedere fa da testimonial alla campagna Vidas, l’associazione che si occupa di prestare cure domiciliari ai malati terminali. L’attrice aderì su richiesta di un’amica: “Sono mamma di tre ragazzi, Lorenzo, Emma e Niccolò e mi sono sentita chiamata in causa. Quando vedi tuo figlio soffrire il primo pensiero è ‘vorrei soffrire io al posto suo'”. Vidas intende costruire una casa sollievo per i bimbi dove possono avere la famiglia vicina fino alla fine. Quando Vittoria ha saputo ciò che l’associazione stava costruendo non ha potuto dire di no: “Anch’io mi sono trovata al Bambin Gesù a dormire vicino a mio figlio, che aveva fortissimi mal di testa e non si capiva da cosa fossero causati”, ha rivelato. Di quel periodo ricorda ancora i sei bambini ricoverati nella stessa stanza ed i rispettivi genitori preoccupati come lei che passavano le notti sulle brandine vicini ai loro piccoli. A proposito dei figli, la Belvedere ha inoltre ricordato anche la gravidanza non semplice mentre era incinta di Emma, la secondogenita. In quel periodo soffrì di ipertiroidismo: “Fu un’esperienza drammatica”, ricorda. “Portai avanti la gravidanza malgrado mi fosse stato vietato o comunque mi avessero messo in guardia sui rischi che correvo. La mia forza e quella di mia figlia mi hanno aiutato”.

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