Vittoria Belvedere, attrice ed ex modella, è intervenuta in qualità di ospite ai microfoni di “Bella Ma’”, trasmissione di Rai Due condotta da Pierluigi Diaco. La donna ha innanzitutto parlato di sé, tra carriera e vita privata: “Mi piace molto il mio lavoro, anche se, in realtà, sono una persona estremamente timida – ha rivelato –. Mi sento sempre giudicata: non che io abbia qualcosa da nascondere, però l’apparire e il mettermi in mostra non mi appartengono. Si indossano maschere per fare l’attrice, ma, quando si spengono i riflettori, io sono io”.
A proposito della sua famiglia, Vittoria Belvedere ha asserito che, dopo essere divenuta madre del suo primogenito Lorenzo, nato nel 2000, le era stato sconsigliato di avere altri figli, a causa di problemi alla tiroide. Tuttavia, lei non ha desistito: “Io sono di origini calabresi – ha dichiarato –. Mio padre aveva 7 fratelli e mia madre 9, dunque la famiglia è sempre stata il fulcro dei miei desideri. Fermarmi a solo un figlio non mi sembrava fattibile, era come venire meno al mio passato. Così, mi sono documentata su Internet: le cose che c’erano scritte non erano belle, ma, male che andasse, non avrei rischiato la vita, ‘soltanto’ l’asportazione della tiroide”.
VITTORIA BELVEDERE: “IO E MIO MARITO VASCO VALERIO INSIEME DA 24 ANNI, MA IL PRIMO BACIO…”
Così, dopo avere ponderato con cura la sua decisione, Vittoria Belvedere ha scelto di fare prevalere la sua ambizione e ha avuto la sua seconda figlia, Emma, venuta alla luce nel 2004. Purtroppo, “tre mesi dopo, su un set mi si è gonfiato il collo, che era diventato un pezzo unico col viso. Mi sono quindi dovuta operare, ma ho poi avuto ancora il mio terzo figlio, Niccolò, nel 2010. A quel punto, però, i dottori mi hanno fermato: mio marito avrebbe voluto una squadra di calcio!”.
A proposito del suo consorte, Vittoria Belvedere ha affermato: “Io e mio marito Vasco Valerio festeggiamo 24 anni di vita insieme e questa oggi è una cosa rara, soprattutto nel mio ambiente. Lui mi ha sempre assecondato, appoggiato e sostenuto. Quando l’ho conosciuto a casa di un amico in comune ho subito compreso che sarebbe stato l’uomo della mia vita. La sera stessa mi accompagnò al mio albergo, ma il primo bacio è arrivato solo dopo tre mesi di frequentazione”.