L’attrice Vittoria Belvedere ospite oggi pomeriggio presso gli studi del programma di Rai Uno “Oggi è un altro giorno”. L’artista calabrese ha spiegato di aver subito molestie nel corso della sua carriera, da parte di due produttori cinematografici: “Ho subito molestie sul set – le sue parole parlando con Serena Bortone – non è stato piacevole. Nel primo caso si trattava di un produttore per cui avevo già fatto un film, quindi le molestie non sono arrivate per ottenere un ruolo. Mi è stato detto che se volevo continuare a far parte di questo mondo avrei dovuto avere di un amico che mi aiutava e mi sosteneva, era il produttore del film che avevo appena girato, e non parliamo di una persona qualunque. È stato discreto ma pungente – ha proseguito – io non l’ho mai più rivisto e sentito, ed è anche morto”. Quindi il secondo caso di molestie: “Il secondo produttore è ancora vivo – ha proseguito Vittoria Belvedere – anche lui produttore”.



VITTORIA BELVEDERE: “OGGI DENUNCEREI, NON L’HO FATTO PERCHE’ PENSAVO DI ESSERE IO IN COLPA”.

“Per fare un provino – ha proseguito l’attrice – mi ha invitato fuori a bere qualcosa con una scusa banalissima, e poi mi ha chiesto di andare in ufficio perchè si era dimenticato il copione ma una volta arrivati non prese il copione e mi gettò sul divano, era alto due metri ed era piuttosto robusto; io ho capito che era la fine, non doveva succedere ma stava per succedere, non so dove ho trovato la forza ma sono riuscita a respingerlo e gli ho detto che forse avevo sbagliato io: li ha capito che stava sbagliando e si è ricomposto. Il giorno dopo non feci il provino”. Vittoria Belvedere non aveva denunciato all’epoca, ma oggi lo farebbe: “Oggi denuncerei, non l’ho fatto all’epoca perchè ho voluto giustificarlo, mi sono dato la colpa perchè davvero in quel momento credevo fosse così, era colpa mia. Non ne ho mai parlato perchè non aveva più di tanto influito sulla mia vita”.



VITTORIA BELVEDERE: “DA PICCOLA MI DICEVANO TERRONA”

Da piccola, invece, Vittoria Belvedere era stata bullizzata: “Venivo dalla Calabria e ci eravamo trasferiti in Brianza, vivevo in un palazzo abitato da tutte persone brianzole, e capitava che se giocavo con qualche bimbo, i genitori dicevano ai figli che era meglio che non giocavano con me perchè ero terrona. L’ho accusato relativamente, ero felice, avevo la mia famiglia e non ci è mai mancato niente, chissenefrega. Parliamo degli anni ’80, una cosa brutta e terribile che ho superata comunque, non mi ha causato grossi traumi. Poi il venire a Roma e diventare famosa è stata una rivalsa nei confronti anche di queste persone che avevano pregiudizi”. Vittoria Belvedere ha raccontato anche quanto accaduto dopo la nascita della sua seconda figlia, Emma: “I medici mi avevano proibito di avere figli per un problema di tiroide, e nonostante queste ho detto ‘fa niente’ e così ho fatto il secondo, e nacque Emma. Tre mesi dopo la sua nascita mi è esplosa la tiroide sul set, non c’era più distinzione fra viso e collo, è stata dura fino a quando non me l’hanno asportata, ho perso i capelli, è stata una degenza faticosa, ma non mi sono fatta abbattere”.

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