La figlia di Emanuele Filiberto di Savoia non potrà mai diventare sovrana, nonostante negli scorsi giorni proprio il 47enne figlio di Vittorio Emanuele avesse annunciato urbi et orbi la sua intenzione di abolire la cosiddetta “Legge Salica” per cambiar di fatto le regole di successione dinastica a favore della figlia 16enne Vittoria che così dopo mille anni diventerebbe di fatto la prima regina della casata. La smentita è arrivata da parte del duca Amedeo di Savoia che in una lunga intervista telefonica avuta con Luciano Regolo, condirettore del magazine “Famiglia Cristiana”, ha elencato alcuni motivi per cui l’intenzione di Emanuele Filiberto sia in realtà solo un auspicio o meglio un annuncio che non avrà conseguenze pratiche. Infatti, nonostante il diretto interessato abbia voluto mettersi al pari delle altre monarchie europee che oramai hanno aperto tutte alla possibilità di una parificazione tra uomini e donne per salire al trono, Amedeo di Savoia ha spiegato che lui, pur essendo d’accordo con questa volontà di stare al passo coi tempi, non vede affatto come questa strada si praticabile.



DUCA AMEDEO SMENTISCE EMANUELE, “SUA FIGLIA NON PUO’ ESSERE SOVRANA”

“Il mio parere conta poco ma fatto sta che non si possono fare cambiamenti anche se per me è positivo passar la mano alle donne se la primogenita può prendere la Corona” ha detto il duca nella lunga chiacchierata con “Famiglia Cristiana” dato che a suo dire solo un sovrano può cambiare certe leggi di famiglia e per giunta con l’intervento di un Parlamento, cosa che al momento è tecnicamente impossibile. Non solo: a detta di Amedeo si rientra in una sorta di caso senza soluzione perché “la ragazza sarà anche molto in gamba ma bisogna pure ricordare che lei è nata da un matrimonio che non ha avuto il consenso del padre e quindi la cosa è nulla”. Inoltre alla domanda da parte de condirettore se Umberto II, ultimo sovrano costituzionale d’Italia, si fosse mai espresso in tal senso, Amedeo ha replicato di non saperne nulla: “Non che io sappia: so che la regina ammise che si stava studiando qualcosa del genere ma non erano tempi adatti” taglia corto, discutendo poi con Regolo di un presunto carteggio di Re Umberto co figlio a proposito della possibilità di cambiare le leggi dinastiche di Casa Savoia. Insomma, non dovrebbe esserci alcuna svolta epocale e va ricordato che nella oramai ex casa reale il titolo monarchico si trasmesse ancora secondo il criterio della primogenitura maschile secondo la “Legge Salica”, ovvero quel codice promulgato da Clodoveo I nel 503 d.C.

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