Vittoria Astori, figlia del calciatore della Fiorentina Davide Astori e della modella casertana Francesca Fioretti, aveva solo 2 anni quando il suo babbo Davide è venuto a mancare, il 4 marzo 2018. Ciononostante, sua madre Francesca ha voluto subito metterla al corrente della situazione, e per farlo non ha usato troppi giri di parole: parole semplici e delicate, sì, ma non una di più rispetto a quelle strettamente necessarie. “Quando è successo lei aveva solo 2 anni”, racconta Francesca, “anche adesso è molto difficile spiegarle il concetto di morte. Quando è accaduto in realtà le ho detto la verità, con parole semplici. Questo racconto, man mano che passavano gli anni, si è solo arricchito con parole un po’ più complesse. Le ho detto che il papà era andato in un posto lontano e non sarebbe più tornato, quindi non le ho dato l’aspettativa del viaggio, il ritorno”.

Francesca Fioretti racconta il lutto vissuto con sua figlia Vittoria

“Quando ti stravolge un lutto così grande, la vita che avevi prima non c’è più, quindi devi inventartene una nuova, devi accettare quello che ti è successo”, fa sapere ancora Francesca. A lei, Vittoria ha insegnato tanto. Oggi di anni ne ha 5, e cresce sana e forte, anche se all’inizio non è stato facile. Soprattutto per mamma Francesca, che ha dovuto comunicarle la notizia. A distanza di 3 anni, la fidanzata di Astori non si pente di averlo fatto in quel modo, e cioè in maniera molto diretta. “Posso affermare che probabilmente ho fatto la cosa più giusta, perché mia figlia non è mai stata chiusa, protetta da questa cosa. Ho cercato di farle vedere la realtà, ma non con gli occhi miei, i suoi. Io, quando andavo al parco o alle feste di compleanno, vedevo le altre famiglie e soffrivo. Lei, invece, guardava tutto con occhi diversi, non con la mia consapevolezza”.

Il tutore nominato per Vittoria

Quando Davide è venuto a mancare, il Tribunale ha nominato un tutore per la piccola Vittoria. Lui e Francesca, infatti, non erano sposati: “Non mi sono sentita messa in discussione come madre. I giudici tutelari esistono per tutelare i bambini”, ha dichiarato la Fioretti. Il suo dolore, però, è stato difficile da gestire in quel contesto burocratico in cui si è ritrovata all’improvviso. A posteriori, infatti, ha ammesso che non si aspettava di dover affrontare una situazione del genere, e che comunque ha cercato di farlo con dignità e soprattutto in maniera responsabile.