Tra le attrici più apprezzate del panorama italiano, Vittoria Puccini è la protagonista de Il Processo: lei e Francesco Scianna i volti del legal thriller in programma su Canale 5. Attiva sia sul grande che sul piccolo schermo, l’artista fiorentina deve il suo successo alla serie tv Elisa di Rivombrosa, che l’ha resa nota in tutta Italia: dopo l’esordio in Tutto l’amore che c’è di Sergio Rubini, la Puccini ha prestato il volto all’umile dama di compagnia Elisa Scanzi e il conte Fabrizio Ristori, interpretato da Alessandro Preziosi, poi diventato suo compagno. L’ultima apparizione al cinema risale al 2018, nella commedia Cosa fai a Capodanno? Di Filippo Bologna, mentre in tv ha preso parte a due interessanti progetti: la miniserie Romanzo Famigliare e il tv show Mentre ero via di Michele Soavi. E ora ecco Il Processo, uno dei titoli di punta della stagione di Mediaset.



VITTORIA PUCCINI: “CINEMA E MONDO DI OGGI SONO MASCHILISTI”

Nell’intervista rilasciata a Le Iene, Vittoria Puccini è tornata sul successo di Elisa di Rivombrosa: «Avevo 20 anni e sono riuscita a gestire il successo, ma la fiction mi ha cambiato completamente la vita perché mi ha dato la popolarità, fino al giorno prima non mi conosceva nessuno». L’attrice ha spiegato di aver sempre voluto fare questo mestiere, non avendo alcun tipo di piano B, e poi ha parlato degli scandali nel cinema, sotto accusa per essere fin troppo maschilista: a suo avviso è «il mondo di oggi ad essere profondamente maschilista» e per porre rimedio a questa piaga è necessario «lavorare sui bambini, loro rappresentano il futuro». Una battuta sulle scene di nudo in carriera, basti pensare al film Colpo d’occhio di Sergio Rubini: «Il primo giorno di set abbiamo girato tutte le scene d’amore, è stato un battesimo di fuoco: non mi sono mai posta il problema, ma oggi mi pesa sempre di più».



VITTORIA PUCCINI: “DA RAGAZZINA ERO TIMIDA E INTROVERSA”

Recentemente ospite di Verissimo, Vittoria Puccini si è raccontata a tutto tondo, a partire dalla sua infanzia: «Com’era Vittoria da ragazzina? Abbastanza timida e introversa: non mi piaceva stare al centro dell’attenzione e nel mio privato lo sono ancora». L’attrice ha confessato di essere migliorata nel tempo, anche grazie al suo lavoro. Da adolescente era «fragile e insicura», un periodo delicato per ogni giovane donna: «Devi imparare ad accettarti ed a piacerti, per me non è stata una cosa immediata». La Puccini ha spiegato di sentirsi a disagio e di non essere all’altezza, di «non essere abbastanza rispetto a ciò che gli altri si aspettavano da me». La bella fiorentina voleva restare nascosta agli occhi della gente e per questo motivo ha voluto inviare un messaggio a tante giovani: «Imparare ad accettarsi è essenziale: nel mio caso è stato il lavoro a darmi sicurezza, mi ha fatta sentire a mio agio. Non voglio più essere una donna invisibile».

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