L’uomo che col Suv travolse due bambini a Vittoria poteva essere fermato. Un mese prima aveva infatti provato a uccidere un uomo. Lo ha scoperto la polizia, che gli ha notificato in carcere un’ordinanza di custodia cautelare per un tentativo di omicidio emessa dal gip di Ragusa. L’episodio che viene contestato a Rosario Greco, 37 anni, risale a quasi un mese prima. L’uomo, in carcere con l’accusa di omicidio stradale perché era alla guida del Suv che l’11 luglio scorso travolse e uccise due cugini a Vittoria, avrebbe accoltellato un coetaneo. Lo riporta il Corriere della Sera, spiegando che avrebbe provato ad uccidere l’uomo per uno sguardo di troppo mentre si trovava davanti ad un camion allestito a bar. Comunque era già noto che aveva diversi precedenti. Rosario Greco, figlio di un imprenditore già arrestato per mafia e destinatario nei mesi scorsi di un provvedimento di sequestro milionario, era stato arrestato l’anno scorso perché trovato alla guida lui che aveva la patente revocata ed era sorvegliato speciale.
VITTORIA, TRAVOLSE BIMBI COL SUV: UN MESE PRIMA TENTÒ DI UCCIDERE UOMO
Rosario Greco aveva abusato di alcol prima dell’incidente che ha causato la morte dei due bambini di Vittoria. Il 37enne ha parlato di una birra, ma aveva un tasso alcolemico quattro volte superiore a quello previsto. Inoltre – per sua stessa ammissione – aveva assunto cocaina. L’Ansa comunque ha aggiunto un particolare in merito alla vicenda del tentato omicidio recentemente contestato a Rosario Greco. Pare che nessuno degli avventori del bar presenti quel giorno però prestò soccorso alla vittima. Inoltre, quest’ultima una volta arrivata al pronto soccorso non disse ai medici di aver subito un’aggressione ma di essersi ferito in maniera accidentale. La vicenda risale al 15 giugno e sarebbe stata immortalata dalle telecamere di videosorveglianza. L’agenzia di stampa ha infatti precisato che dalle immagini di un sistema di videosorveglianza sarebbe emersa la drammatica verità su quanto accaduto un mese prima della tragedia di Vittoria.