Il direttore di Novella 2000, Roberto Alessi, ha aggiornato la situazione riguardante Vittorio Cecchi Gori, raggiunto negli scorsi giorni da un ordine d’arresto, e attualmente ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma. Il noto giornalista ha anticipato una richiesta di grazia inoltrata al presidente della repubblica, Mattarella: “So che amici di Vittorio si stanno muovendo per inoltrare una domanda di grazia al presidente, visto il suo stato di salute. So anche che Rita Rusic si sta comportando come una moglie al 100%, e non come una moglie separata come in effetti è lei. Vittoria, la figlia che è in America, in questo momento non può muoversi, ma è vicina al padre. E’ molto vicino anche il figlio Mario, che in questo momento è la cura migliore per Cecchi Gori”. Alessi ha aggiunto: “Per quanto riguarda la domanda di grazia credo che i tempi siano lunghi, mentre il ricovero potrebbe terminare a breve in quanto le sue condizioni di salute non sono così preoccupanti. La cosa certa è che le sue condizioni fisiche non sono attualmente compatibili con un regime carcerario”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



VITTORIO CECCHI GORI ARRESTATO, PERRONE: “PRESENTATA ISTANZA DI SCARCERAZIONE”

Negli studi di Storie Italiane, programma di Rai Uno, si parla della vicenda del produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori, condannato negli scorsi giorni per bancarotta fraudolenta, e raggiunto da un ordine di carcerazione. Il capo ufficio stampa dell’ex presidente della Fiorentina, Angelo Perrone, ha parlato così: “Giovedì sera, quando ha appreso la notizia dell’arresto, era in compagnia della sua ex moglie, Rita Rusic. Rita ha capito subito che c’era qualcosa che non andava di conseguenza l’ha portato al Policlinico Gemelli. Gli è stato riscontrato un edema polmonare e quindi hanno deciso di ricoverarlo d’urgenza”. Perrone ha sottolineato le precarie condizioni fisiche di Cecchi Gori: “Ricordiamo che tempo fa il cuore si fermò (24 dicembre 2017 ndr), andò in rianimazione, poi medicina d’urgenza. Anche l’anno scorso aveva avuto una ricaduta, una peritonite per negligenza sua, e anche in quel caso venne operato”.



VITTORIO CECCHI GORI, PERRONE: “FRA 10/15 GIORNI LA NOTIZIA DI ACCOGLIMENTO O MENO DELLA SCARCERAZIONE”

Perrone ci tiene a precisare: “Nessuno sta a sindacare la sentenza o quello che la magistratura ha deciso. Qui si fa solo leva sul fatto che il suo stato fisico non è in grado di sopportare quella che potrebbe essere una detenzione in carcere. I suoi avvocati, dopo la condanna, hanno chiesto una richiesta per avere gli arresti domiciliari. Potrebero volerci 10/15 giorni per avere il consenso dei domiciliari. Non è che lui debba avere un trattamento privilegiato perchè è famoso, ma solo perchè per motivi di salute non potrebbe vivere in cella”. Perrone ci tiene a sottolineare la grande solidarietà delle ultime ore: “Ho visto tanta solidarietà in questi ultimi tempi, donne che si sono unite a Rita Rusic a prescindere da quello che è successo, e quindi li ringrazio”. Sulla condanna ribadisce: “E’ normale che lui abbia fatto delle scelte sbagliate che lo hanno portato a questo. Ma ripeto, qui nessuno discute la sentenza, ma l’importante è che lui non vada in carcere, una situazione che gli farebbe rischiare realmente la morte. I figli hanno reagito molto male alla notizia dell’arresto, sono molto preoccupati del padre”.

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