Vittorio Cecchi Gori ha ottenuto il perdono dell’ex moglie Rita Rusic, ma quest’ultima non ha ancora risanato quella ferita ancora aperta. “Se toccata torna a sanguinare e io non voglio soffrire più”, ha confessato infatti a Verissimo poco tempo fa. Avremo modo di vederla e forse scoprire un po’ di più in merito al Gf Vip 4, dove Rita Rusic parteciperà come concorrente. “Il momento più brutto è stato quando ho visto nei suoi occhi che non c’era più niente. Non c’era affetto, nè amore: non c’era niente”, ha sottolineato nel salotto di Silvia Toffanin. Certo non nega di avere la sua parte di colpa per via della fine del suo matrimonio, “ma penso che lui ci abbia messo il carico”. Intanto Cecchi Gori porta a casa una vittoria contro Martin Scorsese, per via dei diritti sul film The Irishman. “Quando ero in America avevo fatto un contratto con Martin Scorsese per il film Silence, avendo io i diritti del libro. Lui voleva farne il film, ci teneva molto, così ci siamo accordati”, ha raccontato il produttore a Il Giornale, “Questa operazione ci ha portato anche a fare amicizia, anche grazie alla mia società americana che ha iniziato ad appoggiare le sue produzioni”. Tutto parte quindi da quella pellicola, che tarderà ad arrivare per via della decisione di Scorsese di fare Departed con Matt Damon, Jack Nicholson e Leonardo DiCaprio. E quando finalmente le riprese per il film co-prodotto stavano per essere avviate, il regista americano rallenta di nuovo tutto e punta su Wolf of Wall Street, proponendogli di contro di aiutarlo per The Irishman. “Mi sentii molto male, tanto da non poter tornare in America, per questo avevo incaricato di seguire questa vicenda un avvocato, e per stare ulteriormente sicuro anche ad un’altra persona che conoscevo di lingua americana che aveva anche conoscenze legali. Venni poi ricoverato in gravi condizioni per un problema cerebrovascolari in seguito ad un’ischemia cerebrale. Il film quindi fu realizzato ma io avevo partecipato solo alla prima parte”, dice ancora Cecchi Gori spiegando come mai i due siano poi finiti in tribunale.



Vittorio Cecchi Gori, ex marito Rita Rusic: la buonafede di Martin Scorsese

Vittorio Cecchi Gori, ex marito di Rita Rusic, non ha dubbi sulla buonafede di Martin Scorsese, anche se “è contornato da tanta gente”. Il motivo di questa sua affermazione, fatta poco tempo fa a Il Giornale, è da ricercare nella recente sentenza in California che ha dato vittoria piena al produttore italiano. Una storia strana, fatta di traduttori che avrebbero dovuto curare gli interessi dell’ex marito di Rita Rusic e che alla fine hanno preso il suo posto nei crediti per il film The Irishman, prodotto da Netflix. “Io credo, ma questa ovviamente è una mia supposizione, che quando ero in ospedale in Italia, visto che ci sono rimasto due mesi, questi due che ho poi denunciato, sono venuti all’inizio a trovarmi e fecero una battuta che nelle mie condizioni di salute non ho sentito ma mi è stata riferita: ‘Certo che Vittorio, è molto più utile da morto che da vivo’. Visto che si pensava che morissi, secondo me questi si sono sostituiti pensando che io non ce l’avrei fatta”, dice ancora per cercare di dare un senso a tutto quello che è accaduto. Nonostante la diatriba legale, Cecchi Gori è sicuro che presto sentirà di nuovo Scorsese e metterà le cose a posto fra loro. Intanto continua a lavorare ad altri progetti che lo dividono ancora una volta fra Italia e America “A febbraio potrei anche andare agli Oscar”, rivela in conclusione, “Ci sono già stato con L’Ultimo Imperatore, per Il Postino, La Vita è bella e con quest’ultimo l’ho anche vinto. Questa volta se accadesse non rinuncio, stavolta partecipo”.

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