Vittorio Cecchi Gori è stato intervistato da Eleonora Daniele a “Storie di Sera”, lo speciale del lunedì di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno. Il produttore cinematografico ha sottolineato di avere alcuni problemi di salute: “Non mi muovo più bene e, non facendo più sport, che per me era una componente fondamentale, respiro male. Però vado avanti”. In merito alla sospensione della pena, invece, Cecchi Gori ha asserito che “si trattava di una condanna di natura burocratica, o meglio, finanziaria. Non c’era nessuna aggravante. Semplicemente, ho voluto fare troppe cose. Non so se la grazia arriverà o meno. Non ci penso. La tragedia della mia vita è non vedere mia figlia Vittoria da 7 anni. Lei è a Miami, è rimasta lì. Mio figlio Mario invece è molto carino con me ed è una luce della mia vita.



Rita Rusic, ex moglie di Vittorio Cecchi Gori, intervenuta in collegamento audiovisivo, ha detto: “Mi fa molto male rivivere quei momenti drammatici, in quanto voglio bene a Vittorio, nonostante tutto quello che è accaduto. Mi dispiace anche sentirgli dire che non cambierebbe nulla di ciò che ha fatto: dobbiamo tutti noi riconoscere i nostri errori, perché è da questo riconoscimento che cresciamo. A Vittorio è successa una tragedia personale e una tragedia societaria. È sparito un gruppo di lavoro intero! Chi vorrebbe ripercorrere quello che abbiamo percorso noi e che ha percorso lui da solo?”.



VITTORIO CECCHI GORI, PARLA RITA RUSIC: “FORSE HA PENSATO DI POTER FARE A MENO DELLA FAMIGLIA”

Nel prosieguo dello speciale di “Storie di Sera”, su Vittorio Cecchi Gori si è ancora espressa Rita Rusic, la quale ha aggiunto: “Forse la cosa più grave accaduta in tutta questa storia è avere rischiato troppo. Non puoi permettertelo, né come capofamiglia, né come capo di un’azienda. Io, veramente, mi chiedo come si possa rischiare così tanto. Penso che, alla fine, quello che ha dimostrato la nostra storia è che la famiglia è quella che è stata più vicina a Vittorio Cecchi Gori. Lui ha probabilmente commesso l’errore di pensare di poter fare a meno della sua famiglia”.



Ciò che l’ex consorte ha rimarcato è che, essendo quello di Cecchi Gori un gruppo così vasto e interessante agli occhi di molti, bisognava venderne alcune parti per snellirsi, procedendo in questo modo: “Ma lui mi diceva che non si poteva fare, perché le cose erano tutte legate l’una all’altra…”.