Vittorio Cecchi Gori apre le porte di casa sua per “La Vita in Diretta”. In realtà ci pensa l’amico Angelo Perrone, nonché ufficio stampa di Rita Rusic, visto che lui è in studio da Lorella Cuccarini. Si comincia però dagli Oscar, in particolare quello vinto per “Il postino”, film considerato come testamento artistico di Massimo Troisi. «Fu un miracolo. Massimo da su mi ha guidato». I due avevano discusso per il finale del film: «La storia non si prestava alla morte, non c’era nel romanzo. Mi disse di non preoccuparmi perché Troisi sarebbe stato sempre vivo per il pubblico». Poi la notizia della morte improvvisa. «Fu una cosa terribile. Io non sapevo che l’ultima visita era andata male, non me lo disse. Pare che avesse prenotato un trapianto a Londra. Ecco perché voleva fare il film. Ebbe cinque nomination». Si parla poi di Papa Giovanni Paolo II, che ha amato “La vita è bella”. «Quando vincemmo l’Oscar ci comunicarono che ci aspettava per una udienza privata, voleva vedere il film con noi. Partì con Roberto Benigni e puntuali ci presentammo. Siamo rimasti lì dalle 15 alle 20. Fu un’emozione incredibile».
VITTORIO CECCHI GORI A LA VITA IN DIRETTA: TRA RITA RUSIC E VALERIA MARINI…
Angelo Perrone ha parlato di Vittorio Cecchi Gori nella veste di padre: «È stato semiperfetto, ora è perfetto. La famiglia si è riunita, questo è un bel messaggio da trasmettere. I problemi si affrontano e si superano con intelligenza». A proposito di donne, il produttore cinematografico a “La Vita in Diretta” racconta un retroscena su Meryl Streep: «Venne da sola da me una volta per dirmi che aveva un problema per le riprese, era incinta. Per il film era una tragedia, ma tirai fuori una bottiglia di champagne per brindare. Lei si aspettava che imprecassi… Poi raccontò a tutta Hollywood la mia reazione e mi fece una bella pubblicità». Ma nella vita privata l’Oscar come Miglior attrice protagonista non lo darebbe a nessuna delle due donne più importanti della sia vita, Rita Rusic e Valeria Marini. «Io penso di essere rimasto figlio come mentalità. Lo darei a loro, ma il merito è di Rita». A proposito delle sue ex spiega: «Sono donne di personalità. Non rimpiango tutto quello che ho fatto». Invece sul momento più difficile della sua vita: «Quel pomeriggio che venne un ufficiale della Finanza a dirmi che dovevo essere arrestato davanti a mio figlio Mario che era piccolo. Durò solo 25 giorni ma mi fece capire tante cose».