Vittorio De Sica, la carriera cinematografica e le due mogli
Vittorio De Sica è il padre del noto attoreChristian De Sica ma è stato soprattutto un grande attoreuno dei padri del neorealismo e ha lasciato un segno nella commedia italiana e anche un erede: Christian.
Le sue pellicole sono rimaste nella storia del cinema italiano e hanno anche vinto il premio Oscar, tra queste: “Ladri di Biciclette”, “Suscia”, “Ieri, Oggi e Domani” e “Il giardino dei Finzi Contini”. Vittorio è morto nel 1974 per un tumore ai polmoni, aveva solo 23 anni quando lasciò la sua famiglia o meglio, le sue due famiglie. Infatti, il regista nell’arco della sua vita si era innamorato ben due volte, erano entrambe due attrici, la prima si chiamava Giuditta Rissone e dal loro amore era nata la sua primogenita: Emi, poi anni dopo lasciò Giuditta perché si era innamorato follemente di Maria Mercader, un’attrice spagnola che resto al suo fianco fino alla sua morte e da cui ebbe altri due figli: Christian De Sica e Manuel De Sica.
L’ultima conversazione tra Vittorio De Sica e il figlio Christian
Christian De Sica ha spesso parlato del suo rapporto col padre Vittorio in molte interviste, soprattutto dopo la sua morte. Quando Vittorio De Sica si ammalò, era a Parigi mentre Christian era a Milano per lavoro. Quando lui andò a Parigi fece una chiacchierata con il padre per l’ultima volta, parlarono di lavoro, lui gli chiese com’era andato il suo spettacolo e Christian rispose normalmente. In quell’ultima conversazione il padre gli disse ancora una volta che lo avrebbe portato a Montecarlo, era una sorta di abitudine, Vittorio De Sica aveva il vizio del gioco e durante le vacanze portava sempre la sua famiglia in luoghi bellissimi ma che avessero almeno un casinò.
Christian comunque non ha mai sofferto la sua ludopatia, perché pensava semplicemente che quelli erano i suoi soldi e poteva spenderli come meglio credeva, anche se soffrì molto quando dopo la sua morte dovette affrontare un grande periodo di povertà e debiti. Entrambi fingevano che la malattia non esistesse ma in quell’ultima conversazione suo padre prese coraggio e pur cercando di ironizzare, gli chiese di prendersi cura della moglie e del figlio minore.