L’indimenticabile Vittorio De Sica, il suo successo e la sua vita privata saranno al centro della nuova puntata di Techetechetè. I preziosissimi filmati delle teche Rai ripercorreranno infatti la storia del noto attore italiano e della sua famiglia con una puntata dal titolo “Casa de Sica”. Ad arricchire il racconto sulla straordinaria carriera dell’artista, anche la presenza del figlio Christian, attore amatissimo che nelle clip sarà protagonista della puntata assieme a suo padre. Nei filmati che Rai 1 manderà in onda a partire dalle 20.30 il pubblico avrà quindi la possibilità di ripercorrere sketch, filmati, spezzoni e momenti indimenticabili degli show che nello scorso secolo hanno visto protagonista prprio il noto attore; ma non mancheranno coreografie, cabaret e scene dei programmi della tv di stato che nel corso degli anni sono stati arricchiti dalla loro presenza. Con De sica, negli sketch in onda questa sera, anche Sofia Loren, Corrado e Pippo Baudo.



“Ci esibivamo nel salotto di casa”

La carriera di Christian De Sica, questa sera ripercorsa a Techetechetè, ha avuto inizio grazie all’influenza di suo padre, che amava organizzare piccoli spettacoli per i suoi conoscenti avvalendosi proprio il talento dei suoi figli. “Chiamava i suoi amici, affittava delle sedioline, (ci esibivamo, ndr) nel salotto di casa, c’era Gino Cervi, Stoppa… Tutti gli amici che venivano a guardare queste due cornacchiette”, ricorda Christian De Sica in un’intervista concessa alle Invasioni Barbariche. “Mio fratello poi ha scelto di fare il musicista, io piano piano, a furia di imparare sketch e cose varie, ho fatto l’attore”. Per i primi anni, però, il giovane De Sica ha coltivato la sua passione in gran segreto, poiché suo padre Vittorio non avrebbe mai voluto che lasciasse l’università per seguire le sue orme. Ad aiutare il giovane Christian c’era però sua madre, María Mercader, che sostenne la sua passione in gran segreto: “Quando mi sono iscritto all’università per fare lettere mia madre mi aiutava a fare feste di piazza, i night con un complessino – ricorda l’attore – dove il batterista era Massimo Boldi”.



Christian De Sica: “il lato fragile di mio padre Vittorio”

Una candidatura ai Premi Oscar nel 1958 come miglior attore non protagonista, una Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1951 per “miracolo a Milano”, tre David di Donatello e tre Nastri d’Argento: sono numerosi i premi con i quali il mondo del cinema ha premiato Vittorio De Sica. Questa sera, però, Techetechetè punterà soprattutto sul suo percorso televisivo accanto al figlio Christian, il quale in passato ha ricordato suo padre svelando un lato del suo carattere poco noto ai più: “Sembrerà strano ma Vittorio era così, nascondeva questo risvolto fragile – ha detto l’attore a Ciakmagazine.it – impensabile in uno che è stato l’emblema di un certo maschio italiano non solo nei ruoli che interpretava, famoso per la passione per il gioco e per la doppia vita familiare, diviso tra la moglie legittima e la simultanea convivenza con mia madre, Maria Mercader. Eppure batteva in lui un cuore fragile – conclude Christian – un’acutezza femminile”.

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