L’aumento di casi positivi sta colpendo duramente la Lombardia e quella di Milano è la provincia che ne sta pagando duramente le conseguenze. Per il direttore dell’Ats, Vittorio Demicheli, la città rischia di arrivare a 4 mila contagiati al giorno: «Abbiamo un nuovo incremento dei casi che conferma la tendenza di questi giorni, con 515 casi accertati a Milano città e 1.054 considerando anche la provincia. Senza interventi di contenimento la tendenza è un raddoppio dei casi in una settimana, quando i contagi potrebbero diventare 4 mila al giorno». L’epidemiologo ha spiegato che con questi numeri il tracciamento dei casi non funziona più e per questo motivo chi sospetta di essere malato deve mettersi in isolamento senza attendere il tampone: «A chi risultasse positivo al test invieremo un sms con un questionario dove elencare i sintomi e i contatti stretti avuti nelle ultime 48 ore, a partire dai conviventi e dai colleghi di lavoro. Così potremo mettere subito in quarantena tutte le persone a rischio».



VITTORIO DEMICHELI: “RICOVERI CRESCONO IN MISURA PROPORZIONALE AI CONTAGI”

Alla fine della prossima settimana sapremo se il coprifuoco avrà avuto l’effetto sperato, ha spiegato Vittorio Demicheli, che ha messo in risalto l’importanza di limitare la mobilità e le occasioni di contatto sociale. Qualora non bastasse, sarà necessario fare di più: «Consentire i movimenti solo per andare a lavoro a scuola o per acquistare beni di prima necessità. Nulla di più. Ma spero non sia necessario. Confido nel senso di responsabilità della popolazione e nel minor affollamento dei trasporti grazie a smart working, ingressi scaglionati a scuola e didattica a distanza». Riflettori accesi soprattutto sulla situazione degli ospedali lombardi, in particolare sulle terapie intensive: Vittorio Demicheli ha sottolineato che i ricoveri crescono in misura proporzionale ai contagi, dato allarmante. Ecco perché: «Se i pazienti Covid dovessero occupare più del 30% dei posti letto saremo costretti a rinviare gli interventi chirurgici più importanti, che richiedono il ricorso all’intensiva. Senza interventi di mitigazione possiamo resistere altre tre, quattro settimane. Ma è così anche in altre città d’Italia».

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