Vittorio Emanuele di Savoia ha deciso di appoggiare la prima e importante rivoluzione per la sua Casa: lasciare che sia la nipote Vittoria, la figlia di Emanuele Filiberto, ad assumere le redini del principato. Il debutto della sedicenne nelle sue vesti ufficiali di principessa, previsto per il 14 marzo, è stato però rinviato a causa del Coronavirus, anche se questo non ha impedito a Vittorio Emanuele di manifestare alla nipote quanta fiducia riservi nel suo futuro contributo ai Savoia. Prima di prendere questa decisione, il figlio dell’ultimo re d’Italia ha chiesto un confronto a Carlo di Borbone delle Due Sicilie su come procedere per via della legge Salica, che vieta, di fatto, alle donne di assumere il comando del principato. Dopo aver preso la sua decisione, Vittorio Emanuele ha sollevato aspre critiche da parte dei senatori del regno, che si sono rifiutati di accettare il cambiamento della legge.



EMANUELE FILIBERTO: “IO E VITTORIA EREDI LEGITTIMI DELL’ULTIMO RE”

Fra gli oppositori, sottolinea Il Corriere della Sera, il duca delle Puglie, il principe Aimone di Savoia, la duchessa Silvia di Aosta, la moglie del duca di Aosta, e il principe Amedeo di Savoia, probabilmente a causa di un’antica polemica che unisce le famiglie dei due cugini. “Umberto II non ha mai detto di voler cambiare”, ha specificato Emanuele Filiberto al giornale, “intendo il ramo di discendenza. Dunque sono io con Vittoria il legittimo discendente dell’ultimo re… e poi dicono che servirebbe una pronuncia in parlamento di una monarchia costituzionale? Ma se non c’è una monarchia oggi, il casato ora è continuato da papà che in quanto capo della Real Casa può intervenire con una norma di sua iniziativa”. Vittorio Emanuele ha fatto la sua scelta dopo le dovute riflessioni e smentisce su tutta la linea il fatto che l’abolizione della legge Salica sia dovuta a urgenze di qualsiasi tipo. “La società va verso la parità tra i sessi e la stragrande maggioranza delle case reali sono andate in questa direzione”, ha spiegato a Il Corriere della Sera. Dopo tutto già in epoca antica si era ipotizzato che sua madre Maria Josè potesse diventare reggente durante l’infanzia dell’erede. “Lei avrebbe avuto quell’intuito e sensibilità che solo le donne hanno”, ha aggiunto il figlio dell’ultimo re italiano.



VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA, GLI EVENTI ALL’ISOLA DI CAVALLO

Oggi, giovedì 12 marzo 2020, Emanuele Filiberto sarà ospite de L’Intervista su Canale 5 e si farà portavoce anche del pensiero paterno. Le anticipazioni suggeriscono che parlerà della sparatoria all’Isola di Cavallo, un evento che collega Vittorio Emanuele di Savoia al ferimento del diciannovenne tedesco Dirk Hamer, che morì quattro mesi dopo. Il padre di Emanuele Filiberto, in particolare, avrebbe sparato alcuni colpi dopo aver sospettato del furto del suo yacht, raggiungendo, inavvertitamente, il ragazzo che dormiva altrove: “E’ qualcosa che, anche se è stato prosciolto, porta dentro di sé come una grande ferita”, rivela l’ospite di Maurizio Costanzo. “I bambini da piccolo dicevano ‘sei il figlio dell’assassino? ’… non ti fa piacere…”. Intanto, nelle scorse ore è arrivato lo stop per la mostra dedicata a Vittorio Emanuele II prevista nella Galleria di Ponente di Torino. Sarebbe dovuta rimanere aperta fino al prossimo 5 aprile, ma l’emergenza Coronavirus ha determinato la chiusura di musei e tanti altri luoghi pubblici. Conosciuto come il re galantuomo, sarebbe stato al centro di un percorso allestito dal centro studi nato dalla collaborazione dell’Istituto della Reale Casa di Savoia, del Centro Studi Principessa Mafalda e delle altre onlus legate al casato.

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