“Sono nato già colpevole, di una storia che non mi apparteneva. Non avevo fatto nulla, eppure non potevo tornare in Italia. Ma quando porti un cognome importante, hai oneri e onori”. Inizia così l’intervista di Emanuele Filiberto di Savoia a Verissimo, nella quale non parla solo dei suoi genitori Vittorio Emanuele e Marina Doria, ma anche di una vicenda molto delicata, quella dello scandalo relativo all’accusa rivolta al padre dell’omicidio di un giovane turista tedesco. “Non ricordo molto di quel periodo perché ero piccolo. Mi trasferirono dalla Svizzera in Corsica perché mio padre era andato in carcere, ma non mi spiegarono bene questa storia”.
La vicenda è durata tredici anni ed Emanuele Filiberto l’ha capita a poco a poco, sentendosi anche chiamare figlio di un assassino. Il padre è stato assolto, ora sulla vicenda i riflettori si sono riaccesi per un documentario su Netflix. “C’è un grande romanzo attorno, sono state messe tante cose che non vogliono dire niente. È stato provato che non poteva essere mio padre ad aver sparato la pallottola che ha colpito il tedesco”. Riguardo le accuse di mancata empatia nei confronti del ragazzo e della famiglia, Emanuele Filiberto precisa: “Ci sono stati anche momenti non belli, ci sono stati ricatti. Furono chiesti soldi, invece non hanno mai voluto sapere cos’era successo”. (agg. di Silvana Palazzo)
Chi sono Vittorio Emanuele e Marina Doria?
Vittorio Emanuele e Marina Doria sono i genitori di Emanuele Filiberto di Savoia ma sono anche due personaggi importanti all’interno del panorama storico italiano e la loro storia d’amore ricorda quelle dei film!
Vittorio Emanuele, classe 1937, è il figlio dell’ultimo re d’Italia Umberto II e di Maria José. Alla sua nascita, Vittorio Emanuele era stato acclamato principe dell’impero e principe di Napoli , visse in un tempo storico molto diverso dal nostro, costretto a scappare dalle guerre insieme alla madre e poi dopo tristi vicende storiche che hanno coinvolto anche il padre, nel 1948 è stato costretto dalla Costituzione Repubblicana a lasciare l’Italia e non farvi ritorno. L’esilio di Vittorio Emanuele e della sua famiglia si concluse nel 2002 e una volta tornato in Italia, svolse un’attività di intermediario finanziario, stringendo amicizie e legami d’affari con grandi industriali. Marina Doria invece, classe 1935, è un’ex sciatrice nautica svizzera, è stata campionessa mondiale di sci d’acqua nel 1955 e vincitrice di molti titoli sportivi europei e svizzeri nel 1957; anche lei discende da una famiglia nobile eppure la storia d’amore con Vittorio Emanuele, che la portò a diventare madre di Emanuele Filiberto nel 1972, fu molto contestata.
La storia d’amore tra Vittorio Emanuele e Marina Doria
Vittorio Emanuele e Marina Doria si incontrarono la prima volta nel 1954, in quegli anni re Umberto, padre di Vittorio Emanuele, voleva far sposare il figlio con una donna molto più nobile di Marina Doria, a lungo ha contestato la loro relazione eppure il figlio ha lottato a lungo per il loro amore.
Per Marina Doria, Vittorio Emanuele era pronto a rinunciare anche alla successione, la sposò a gennaio del 1970 a Las Vegas, con una cerimonia civile, poi l’anno successivo, dopo essersi auto-proclamato re d’Italia, diede a Marina Doria il titolo nobiliare di duchessa di Sant’Anna di Valdieri e i due si sposarono a Teheran con l’approvazione di Umberto. Una storia d’amore travagliata ma tanto desiderata quella di Vittorio e Marina, che diede alla luce un unico figlio: Emanuele Filiberto. L’erede dei Savoia negli anni ha parlato dei genitori, delle lettere scritte da loro e dal nonno ma ha anche raccontato di avere molta stima di suo padre anche per i suoi interventi “politici”. A Verissimo, in merito al padre, Emanuele Filiberto aveva dichiarato: “Mio padre ha modificato la legge salica e ha permesso alle donne di diventare capofamiglia, penso che questa sia una cosa meravigliosa, mia figlia vittoria è stata fiera di questo”.