«Non mi candido a sindaco perché non ho nessuna voglia di farlo, perché mi romperei i c… a fare quel mestiere lì che non so fare. Non so neanche amministrare un condominio, figuriamoci Milano. Il consigliere si gratta…, fin lì ci riesco»: come suo solito, Vittorio Feltri senza giri di parole sulla sua candidatura come capolista di Fratelli d’Italia alle prossime amministrative a Milano.



La celebre firma di Libero ai microfoni del Corriere della Sera è pronta a vivere una nuova avventura in politica, che non soppianterà il suo amato giornalismo: «Aggiungo un’occupazione ad un’occupazione che ho già. Continuerò a fare il direttore editoriale di Libero, perché il consigliere non è che sta lì tutto il giorno – il giudizio di Vittorio Feltri – Non è un lavoro, è una collaborazione».



VITTORIO FELTRI: “DUE OBIETTIVI PER MILANO”

E Vittorio Feltri ha già le idee chiare sul suo programma da consigliete di FdI, un paio di obiettivi molto forti: «Eliminare le piste ciclabili che hanno paralizzato la città, di combattere i monopattini e cercare di restituire a Milano un immagine anche esteriore che sia migliore di quella che è stata disegnata nell’ultimo anno e mezzo con il Covid. Milano in fondo è rimasta la prima città italiana, cerchiamo di ribadirlo». Vittorio Feltri ha spiegato di voler dare un contributo per la città, che dovrà essere accogliente come sempre: «Naturalmente, offrendo a chi viene a Milano delle opportunità più allettanti. Questo si può fare».

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