Vittorio Feltri nella bufera per una sua frase su Ilaria Salis: il sindaco di Catanzaro, infatti, si è detto pronto a denunciarlo. La vicenda riguarda la foto dell’attivista e neo europarlamentare che si è presentata a Bruxelles e si è fatta ritrarre da eletta. L’editorialista del Giornale non ha apprezzato l’outfit ed è arrivato a tirare in ballo la città calabrese per attaccarla: «È vestita come una cameriera di Catanzaro, proprio la cosa più bassa che si possa immaginare». Il sindaco Nicola Fiorita è insorto, dicendosi intenzionato a portare in tribunale il giornalista per quelle che ha definito offese nei confronti della città che guida, oltre che frasi che trasudano razzismo.
Per il primo cittadino di Catanzaro, Vittorio Feltri dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa alla città e alle cameriere che lavorano «con grande dignità» nei bar e nei ristoranti. Nei giorni scorsi è intervenuto sull’appello dei sindaci della Calabria contro la riforma di Calderoli per l’autonomia differenziata: alla luce delle parole del giornalista, ha ribadito di essere ancor più convinto della necessità di “resistere” alla «prepotenza e arroganza dei padani».
ANCHE IL QUOTIDIANO DEL SUD CONTRO VITTORIO FELTRI
Ma contro Vittorio Feltri si è scagliato anche il Quotidiano del Sud tramite il direttore Massimo Razzi, che ha dedicato parole provocatorie all’indirizzo del giornalista tramite la prima pagina dell’edizione odierna del giornale che dirige: «Vittorio Feltri, vaffanculo. Te lo dico così, come te lo direbbe una signora di Catanzaro ascoltando la tua incredibile filippica».
Lo stesso Razzi ha precisato di non aver mai usato tale espressione prima sul suo giornale e di auspicare che non debba farlo di nuovo, ma è stata una scelta per lui inevitabile, perché ritiene che con «questa gente» non si possa parlare in maniera educata di body shaming e razzismo, perché tirano in ballo il «politically correct» e ti accusano di essere «pidiota» e «buonista», ma stavolta non ha voluto passare oltre. Peraltro, il direttore del Quotidiano del Sud ha rimarcato che non mancano i precedenti tra Vittorio Feltri e la Calabria, tirando in ballo un reportage degli anni Ottanta da San Luca, in cui il giornalista definì «“vecchie, goffe e nere come insetti” le donne sanlucote».