Vittorio Feltri e Fedezcompagni di sventure”. A usare questa espressione è stato proprio il direttore di Libero. Lo ha fatto in una lettera che ha scritto per il rapper dopo aver appreso la notizia dell’intervento per l’asportazione del tumore neuroendocrino del pancreas. Dopo aver dedicato al cantante le colonne di Libero, ha voluto rivolgersi al cantante tramite quelle del settimanale Novella 2000. “Non sono innamorato di Fedez per la sua arte che, come recitava George Orwell, è una forma di propaganda. Ma il giovanotto mi fa simpatia perché ha la faccia tosta e afferma quel che pensa senza tentennamenti”, la premessa di Vittorio Feltri.



Poi ha spiegato la sua reazione quando ha saputo che a Fedez era stato diagnosticato un tumore: “Ho provato un profondo dispiacere, partecipando al suo dolore e alla sua tristezza avendo avuto anche io un cancrino”. Si sono ritrovati ad essere “compagni di sfiga”, una condizione che unisce quanti affrontano la stessa battaglia. “Ci si sente uniti, uniti nella disgrazia e nella voglia di non soccombere alla malattia”.



Feltri: “Caro Fedez, ignora le fregnacce di chi ti circonda…”

Quando si è compagni delle stesse battaglie, allora si può comprendere cosa passa nella mente dell’altro senza che questi ce lo dica. “So cosa frulla nella capoccia di Fedez in questo momento, dopo aver subito un intervento chirurgico”, scrive infatti Vittorio Feltri. Nella lettera pubblicata da Novella 2000 fa riferimento alle tipiche frasi consolatorie che rivolgono gli amici. “Il definito ‘male del secolo’ è un dramma soltanto per chi ce l’ha. Per gli altri, abbastanza ipocriti, è una sciocchezza”. Il giornalista parla anche della sua esperienza, dei familiari e conoscenti che lo esortano a non mollare. “Non rispondo. Li prenderei a schiaffi. Provate voi ad ascoltare il medico che ti annuncia sconsolato: ‘Lei ha un tumore, bisogna operare’”.



La reazione naturale di fronte a chi esorta ad avere fiducia è quella di dare “uno schiaffone di quelli che arroventano la faccia”. Non è a frasi di quel tipo che Vittorio Feltri si affida per rivolgersi a Fedez. “Alla tua età, caro Fedez, si è forti e ti invito a puntare solamente sulla tua tempra per guarire, ignora le fregnacce di chi ti circonda che mentre ti parla si mette una mano in tasca e fa gli scongiuri”. Quindi, un appello che richiama Chiara Ferragni: “Affidati a tua moglie e ai tuoi figli, gli altri se ne fregano di te, a parte me che sono un tuo compagno di sventura”.