Vittorio Gassmann, il nipote Leo: “Per me come un angelo, so che mi ha amato moltissimo”

Vittorio Gassmann è scomparso più di vent’anni fa, ma la sua grandezza è tale che tutto il mondo cinematografico e televisivo continua a ricordarlo con grande amore. Assieme ad Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni, l’iconico attore nato a Genova nel 1922, è considerato uno dei più grandi interpreti di sempre. Vittorio Gassman è anche il nonno di Leo Gassmann, il giovane cantante che abbiamo visto all’opera al Festival di Sanremo 2023, con il brano Terzo Cuore.



Oggi suo nonno avrebbe cent’anni, una traguardo che non è riuscito a raggiungere a causa di un improvviso attacco cardiaco nel sonno, accusato nel 2000. Leo Gassmann, tuttavia, non smette di ricordarlo e omaggiarlo, ogni qualvolta lo ritiene. “Quando è morto avevo 3 anni, so che mi ha amato tantissimo, che era fiero del suo primo nipote, era un momento della vita in cui si era molto legato alla famiglia. Non sono credente, ma in alcuni momenti mi sono sentito salvato da un angelo custode: era lui”.



Leo Gassmann e i punti in comune tra nonno Vittorio e papà Alessandro: “C’è una cosa che mio padre ha ereditato…”

In una intervista precedente, sempre a proposito dell’amato nonno Vittorio Gassmann, il nipote Leo aveva ricordato simpaticamente i suoi modi di fare, sottolinenando i lati comuni riscontrati col padre Alessandri. “Come sappiamo tutti, nonno è stato considerato anche un grande protettore della lingua italiana, e io, essendo figlio del mio tempo, a volte sbaglio a parlare in casa”. Il cantante, quindi, spiega che suo papà Alessandro avrebbe ereditato questo ‘senso di protezione’ nei confronti della lingua italiana.



“Anche a lui è rimasta molto questa cosa di proteggere giustamente la lingua e la cultura. A volte stuzzico un po’ papà e magari inizio a parlare un po’ più in gergo romano, giovanile”, ha continuato. “Così papà inizia dire: ‘Ma che cosa vuol dire? Ci sono migliaia di modi per dire la frase che intendi!’ E quando inizia ad arrabbiarsi è molto divertente.”