Vittorio Magazzù, Leonardo di Rosy Abate, si racconta a Silvia Toffanin: “Ho capito che questa passione poteva diventare un lavoro quando tanta gente mi diceva che secondo loro lo potevo fare. Io sono la pecora nera in una famiglia di avvocati”. Io andavo a calcio, posso dire che ero forte visto che ora non gioco più a causa di un crociato rotto, e ad un certo punto verso i 5/6 anni ho visto che tutti i miei compagni li veniva a prendere spesso una figura maschile. Ho chiesto a mia mamma: “Dimmi la verità, papà è morto vero? Perché solo i morti non chiamano mai”. Io seguivo il wrestling e il calcio, volevo papà fosse un misto tra John Cena e Francesco Totti! La prima cosa che gli ho chiesto è stata: ‘Ti va di giocare a calcio?’. Lui mi ha detto “sì, però ho il crociato rotto”: a quel punto ho capito che è una cosa di famiglia…(agg. di Dario D’Angelo)



VITTORIO MAGAZZÙ, LA CARRIERA

Vittorio Magazzù si è fatto già apprezzare nei panni di Leonardo, il figlio di Rosy Abate. Il giovane attore è comparso nella fiction solo durante la seconda stagione, grazie al salto temporale che ha permesso all’erede della Regina di Palermo di non essere più un bambino. Uno sguardo del tutto diverso tra l’altro di quello che metterà presto in mostra con La vita promessa 2 di Ricky Tognazzi, come si può intuire da alcune foto del set che ha condiviso negli ultimi tempi. Come Leonardo è un ragazzo solitario, pieno di problemi, dallo sguardo spesso spiritato e con un forte conflitto con la madre. Sotto molti punti di vista. “Ho visto gli occhi lucidi di Giulia e una lacrima che scendeva”, confessa a Fanpage parlando del suo primo provino con la protagonista Giulia Michelini. Si sono commossi entrambi alla fine, in preda all’emozione del momento.



VITTORIO MAGAZZÙ, DA ROSY ABATE 2 A LA VITA PROMESSA 2

Tra l’altro la scena provata fa parte della prima puntata del capitolo in corso, quando Leo si ritrova in Commissariato e rivede per la prima volta la donna che ama e odia allo stesso tempo. “Ho dovuto lavorare su una certa regressione adolescenziale, sulle sfumature tipiche di un ragazzino”, dice ancora parlando della difficoltà di interpretare un personaggio più giovane. Quella chioma ribelle che Vittorio Magazzù esibisce in Rosy Abate 2 lascerà presto a una pettinatura molto più ordinata e composta, grazie al debutto della seconda stagione de La Vita Promessa. Vedere il giovane attore nei panni di Alfredo può essere uno shock per chi è abituato ormai ad osservarlo sul piccolo schermo nei panni di Leonardo.



VITTORIO MAGAZZÙ, LE LACRIME DOPO LA SCENA CON GIULIA MICHELINI

Per riuscire ad affrontare il ruolo di Abate, Vittorio ha dovuto scavare a fondo per ripescare tutte le sue fragilità. Un lato un po’ infantile e frutto dell’infanzia vissuta solo con la madre, fino ai sette anni. Il padre era sempre fuori casa ed ha potuto conoscerlo solo in quel periodo. “C’è un lato di me che ha dei piccoli vuoti che vorrebbe colmare”, dice a Fanpage. Oggi, sabato 5 ottobre 2019, Vittorio Magazzù sarà presente a Verissimo per parlare del suo nuovo successo e svelare anche qualche aneddoto legato al set. Come quando si è dovuto trattenere dal piangere di fronte a una Giulia Michelini inerme: “Una scena talmente sentita che, una volta finita, ho pianto per venti minuti”, confessa. “Se un giorno Leonardo dovesse diventare ad esempio il Principe di Palermo, deve diventarlo sulla scia di Rosy”, aggiunge riguardo a un eventuale passaggio di testimone nella terza stagione.