Dalla famiglia alla sua carriera televisiva, passando per le famose liti nei salotti del piccolo schermo: Vittorio Sgarbi a 360° a A raccontare comincia tu. Il critico d’arte è tornato su un episodio abbastanza controverso, ovvero quando posò nudo per la copertina de L’Espresso: «Perchè l’ho fatto? Perché mi hanno pagato 80 milioni…». Prosegue Sgarbi: «La polemica ha una sua logica: nel ’92 sono entrato in Parlamento ed il primo tra quelli che denunciavano il reddito è Agnelli con 11 miliardi, io il secondo con 1 miliardo e 800 mila. Benetton invece 600 milioni: mi sono chiesto, denuncia ciò che io pago di tasse? Poi lui si è fatto fotografare nudo per fare pubblicità. A quel punto Guido Quaranta mi ha chiesto di fare un servizio nudo per L’Espresso, un giornale per me nemico all’epoca ma l’ho fatto per denaro». Poi una battuta su Morgan, suo grande amico: «Morgan è così carico di vita, così straordinariamente intenso, intelligente e colto, che trasmette al di là di tutto. In lui c’è una vita, che prevale su tutto». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
Vittorio Sgarbi ospite di A raccontare comincia tu
Vittorio Sgarbi
a tutto tondo a A raccontare comincia tu, programma condotto da Raffaella Carrà. Il critico d’arte esordisce con un ricordo di infanzia: «Forse sui 4 anni, mia madre mi porta a Ferrara e andiamo al Castello: io ho infilato la testa tra le sbarre della cancellata e non la tiro fuori più. Fu necessario l’intervento di Walter Tani, un amico di mio padre, che mi ha estratto la testa senza aprire le sbarre». Poi una battuta sul programma condotto proprio con la Carrà – Ricomincio da due – e un episodio registrato nella stagione 1990/1991: attacco in diretta Papa Wojtyla per le sue dichiarazioni sull’Emilia Romagna. «Hanno sospeso il programma, tolto la diretta e fatto la multa. C’erano anche ospiti che ho maltrattato, come l’ex ministro Gerardo Bianco o il presidente della Rai: ero irriverente, non mi sentivo quello che li ospitava…», ricorda Sgarbi, che aggiunge: «Questo mostra l’aspetto più conosciuto, quello di gentilezza è privato, ma in televisione e nel dibattito…». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
Vittorio Sgarbi: “I ragazzi vogliono sentirsi dire ‘capra’”
Vittorio Sgarbi è ospite della terza puntata di “A raccontare comincia tu”, il programma di interviste condotto da Raffaella Carrà in prima serata su Rai3. La celebre conduttrice è entrata nell’incredibile casa romana di Vittorio Sgarbi, un vero e proprio museo arredato con stile e gusto dal critico d’arte. Nella sua dimora, infatti, si respira arte in ogni angolo e con diverse forme di espressione visto che ogni singolo centimetro dell’abitazione è occupato dalla presenza di libri, busti e opere pittoriche di ogni epoca. Una vita dedita all’arte quella di Sgarbi da sempre esteta innamorato della bellezza. Non solo, Sgarbi è anche un personaggio televisivo di grandissimo successo; ogni volta che è ospite in un programma tv il critico d’arte non passa affatto inosservato. Amatissimo, ma al tempo stesso criticato, Sgarbi ha recentemente dichiarato: “mi sono accorto che dicendo capra a qualcuno non venivo querelato. I ragazzi mi fermano e vogliono sentirsi dire: ‘capra!'”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Vittorio Sgarbi: “Balotelli? Un cittadino del nostro Paese, ma non è un italiano”
Non mancano gli scontri quando si parla di Vittorio Sgarbi, finito nel vortice delle polemiche in questi giorni per via di una sua dichiarazione su Mario Balotelli. “Un cittadino del nostro Paese, ma non è un italiano”, ha detto a Stasera Italia parlando degli episodi di razzismo che di recente hanno colpito il calciatore del Brescia. Parole piuttosto soft se si pensa che nella stessa giornata, ospite di Non è l’Arena, ha avuto inevce un duro scontro con Peter Gomez. “Mi dia del lei, signor Gomez, mi dia del lei. Vergognati, ipocrita! Vai a fare in c…”, ha detto al direttore de Il Fatto Quotidiano, non appena gli ha ricordato di aver dato la fiducia al governo gialloverde.
Anche se in altre vesti, Vittorio Sgarbi sarà inoltre ospite della puntata di A raccontare comincia tu che andrà in onda su Rai 3 nella prima serata di oggi, giovedì 7 novembre 2019. Questa volta sarà l’uomo che indossa i panni del critico a parlare, a rivelare alcuni fatti della sua vita. Non è trascorso molto tempo da quando Sgarbi si è reso protagonista di alcune confessioni a Live – Non è la d’Urso, dove ha raccontato fra le altre cose anche di aver avuto un rapporto a tre con Eva Robin’s e un’altra donna: “Ero attivo, la prendevo da dietro, non mi piace farmelo mettere nel c**o”, ha detto in trasmissione, tacendo però sull’identità della misteriosa terza donna. Di cui tuttavia ha dato alcuni dettagli: “Siamo stati in un rapporto a tre… Lei è una morta molto famosa che è stata ospite tua tante volte, era una tua grandissima amica. Una donna straordinaria, celeberrima, famosissima, bellissima… ha fatto di tutto nell’arte, una donna di spettacolo. Io ebbi un rapporto con lei, attraverso il “lui” che è lei. Io misi il ‘lui’ di lei… Lei prendeva il ‘lui’ di lei, di Eva, e io stavo dietro. Si chiama trenino”. Clicca qui per rivedere il video di Vittorio Sgarbi.
Vittorio Sgarbi, “Capra” e la parola che l’ha reso noto
“Capra”
è forse la parola che Vittorio Sgarbi pronuncia più di tutte quando perde le staffe, ripetuta tra l’altro diverse volte al malcapitato di turno. Ed è per questo che non sorprende sapere che il critico d’arte ha pubblicato con Baldini Castoldi il suo Diario della capra 2019/2020, una raccolta di aforismi che spaziano in varie tematiche: “Per me ragione significa che io ho ragione”, “Sdraiato è la miglior posizione, qualunque cosa tu faccia”, “Da qualche parte nel mondo per ogni uomo esiste la donna ideale. Basta evitarla”. Quel capra, Sgarbi lo ha detto di recente anche a Roberto Vecchioni durante il Festival dell’Essere che si è concluso nei giorni scorsi a Salerno. “Tutto è nato quando ho detto, in senso ironico, che l’uomo è superiore alla donna. Quando Vecchioni mi ha redarguito e il pubblico ha applaudito allora c’è stata un po’ di bagarre, ma va bene così, è stato un modo per l’essere di prevalere sulla forma”, ha detto a Il Mattino, ammettendo di aver non solo mandato la conduttrice a quel paese, ma di aver insultato anche il pubblico presente. Sgarbi però prevede una piccola rivoluzione per la prossima edizione del festival, la seconda: “Vorrei aprire con un confronto tra un prete e una pornostar come Malena, che si muove in un ambito come fu quello di Moana Pozzi diventata quasi santa. Fa un lavoro che non molti farebbero ma che tutti sono interessati a capire come funziona e il perché di questa scelta. L’essere ha tanti modi di essere”.