Vittorio Sgarbi torna a “Vieni da me” dopo le polemiche scoppiate per la sua ultima intervista nello studio di Caterina Balivo. «Non c’è più la lavatrice per fortuna», scherza subito il critico d’arte. E flirta subito con con la moglie di Vincenzo Montella. Lui fa finta di non capire: «È la vedova di…?». La conduttrice subito lo riprende: «È la moglie di Montella». E lui rilancia: «Prima o poi sarà vedova». Senza perder tempo flirta pure con lei: «Ho scritto nella mia agenda che andrò dalla Balivo che tradirà suo marito…». La frase che ha scatenato le polemiche è: «Le donne devono stare in casa, gli uomini devono stare fuori». E allora oggi Vittorio Sgarbi spiega: «Il mondo in cui ho vissuto io era diverso. La donna dominava al punto da escludere il maschio in alcune cose. Mia madre mi impediva di usare la lavatrice. Il frigorifero potevo usarlo poco. Io ci volevo entrare dentro e lavarmi l’anima e invece…». E poi sbotta come suo solito: «E tu mi hai fatto sedere su quella ca..o di lavatrice…».
VITTORIO SGARBI E “LE DONNE IN CASA”: CATERINA BALIVO SI SFOGA
Ma anche Caterina Balivo si è voluta togliere qualche sassolino dalle scarpe. La conduttrice di “Vieni da me” è stata infatti sommersa dalle critiche per aver dato ragione al suo ospite, anziché riprenderlo. Quindi oggi spiega cosa è successo. «Ho rivisto tante volte questo pezzo, ma visto che il mio pensiero è l’opposto di quello che è stato detto ero convinto di essere sembrata ironica, visto che lavoro da 20 anni», comincia Caterina Balivo. La conduttrice poi prosegue: «Così non è sembrato, quindi qualcuno si è divertito a scrivere tweet simpatici e meno simpatici, con insulti da hater. Si è sollevato un polverone. Non è stato chiaro che fossi ironica». Da tanti tweet sono nati tanti articoli. E quindi ha aggiunto rilanciando: «Sono una conduttrice che lavora da venti anni in tv. La cosa più singolare è che Vittorio Sgarbi è cresciuto con una mamma che lavorava in farmacia». Poi alza la voce e annuncia: «Le donne possono lavorare e stare a casa. Le donne hanno raggiunto la libertà di poter scegliere».