Vittorio Sgarbi a tutto tondo nella lunga intervista rilasciata quest’oggi ai microfoni de La Verità. Il critico d’arte e parlamentare è tornato sulle polemiche legate all’estensione del green pass ed ha ribadito la sua contrarietà, sottolineando che l’obbligo di certificato verde è volto a costringere la gente a vaccinarsi «ed è un ricatto».
Nel corso del suo intervento, Vittorio Sgarbi ha rivelato di preferire l’obbligo vaccinale al green pass: «C’è per altre malattie dei bambini, con la differenza che qui lo Stato si dovrebbe assumere la responsabilità delle conseguenze per gli adulti. La percentuale di reazioni avverse fino alla morte dovrebbe essere risarcita».
VITTORIO SGARBI: “FORZA ITALIA È FINITA”
Lotta alla pandemia ma non solo, Vittorio Sgarbi s’è soffermato sul panorama politico e non ha risparmiato critiche a Forza Italia. «Non è più un partito», l’affondo del critico d’arte, sottolineando che Silvio Berlusconi ha avuto la sua parabola nel secolo scorso. Non è mancata una frecciatina a Mara Carfagna: «Si potrebbe anche iscrivere al Pd, che non cambierebbe niente». Scettico sulla federazione di Centrodestra, Vittorio Sgarbi non “vede” tra i favoriti per il Quirinale i chiacchierati Casini, Rosy Bindi e Franceschini, ma punta su Draghi. E il percorso è già tracciato: «Elezioni? No, si nomina un altro premier, un governo di transizione con Cartabia, Franco o un tecnico. Perché? Perché non si va a votare prima che i 5 Stelle abbiano maturato la pensione. Poi il governo si scioglie e a marzo 2023 le urne». Idee chiare anche sulle prossime politiche, con una vittoria del Centrodestra con premier guidato da Giorgetti, Salvini o Meloni: «Si avrà un governo politico con un super tecnico al Quirinale: il contrario di oggi, con Sergio Mattarella espressione del Pd e un tecnico al governo. Il bilanciamento, comunque, ci sarà».