Vittorio Sgarbi, critico d’arte e politico, è intervenuto in qualità di ospite nel corso della puntata di “Stasera Italia Weekend” andata in onda nella serata di sabato 24 luglio 2021 su Rete Quattro. Immancabilmente, l’argomento del dibattito è stato l’obbligo di Green Pass dal prossimo 6 agosto, istituito dal Governo Draghi e accompagnato, a detta del critico, da “una contraddizione logica. Il Green Pass è una fascistata arcaica ed è clamoroso che sia proprio la Meloni a contestarlo. Esso discrimina le due categorie: chi fa il vaccino e va avanti senza correre rischi e chi non l’ha fatto, con tutti i rischi che potrà correre. Ma tanto rischia lui, perché mi devo preoccupare? Non ti vaccini? C*zzi tuoi!”.
Nelle fasce in cui c’è letalità, ha poi aggiunto Sgarbi, i vaccinati non corrono pericoli. Allora “a che c*zzo serve il Green Pass, se non a stabilire un’Italia di serie A e un’Italia di serie B? Il 28 andrò in piazza e chiamerò Draghi, dicendogli che chi non vuole fare il vaccino ha paura di morire di vaccino. Bisogna dirlo e, soprattutto, ciascuno di noi deve essere libero di vaccinarsi oppure no”.
VITTORIO SGARBI: “VACCINO OBBLIGATORIO SOLO IN TURKMENISTAN”
A “Stasera Italia Weekend”, programma a cui è intervenuto in collegamento audiovisivo da Palermo, Vittorio Sgarbi si è rivolto a coloro che parlano di dittatura, comunicando loro che il vaccino contro il Coronavirus è obbligatorio “solo in Turkmenistan. Se non lo è in USA o in Europa, significa che non si hanno certezze assolute in merito alla sua efficacia. Il vaccinato è immune, pertanto di cosa stiamo parlando? Quando sento Fico che tenta di difendere le dignità calpestate… Ha sbagliato”.
E ancora: “In Parlamento abbiamo una concentrazione di gente appiccicata, nonostante per mesi i teatri siano rimasti chiusi. Non ce un parlamentare che sia morto, quindi vuole dire che la gravità del virus è limitata”. Infine, per Sgarbi il Green Pass è un ricatto che divide gli italiani tra eletti e non eletti e non bisogna dimenticare che “morire di vaccino è inquietante. Non sono così convinto che, se il vaccino fosse un toccasana, ci sarebbero preoccupazioni”.