Dopo l’intervento alla Camera dove ha commentato le comunicazioni del ministro Roberto Speranza sulla gestione della pandemia da Coronavirus, Vittorio Sgarbi è stato ospite della puntata de La vita in diretta, in onda il 6 ottobre. Alla Camera, Vittorio Sgarbi ha dichiarato: “La prevenzione è il nome che si dà alla repressione”. Poi ha aggiunto che le misure di confinamento dei positivi asintomatici rappresentano “una misura repressiva fascista“. Durante il collegamento con Alberto Matano, Sgarbi ha chiarito: “Forse il menzionare il fascismo è stato un errore. Io uso la parola fascismo per intendere la repressione“. Sgarbi, poi, si è espresso sull’obbligo d’indossare l’uso della mascherina anche all’aperto previsto in alcune regioni d’Italia. “Occorre essere prudenti su qualsiasi malattia e non capisco perchè abbiamo creato un panico assurdo su cui ho una posizione storica da tempo“, ha aggiunto.
VITTORIO SGARBI CONTRO L’INFORMAZIONE A LA VITA IN DIRETTA
Vittorio Sgarbi, dopo aver visto il video del ritorno alla Casa Bianca di Trump il quale ha esortato gli americani a non avere paura del Covid, si è detto d’accordo con il Presidente degli Stati Uniti. “A me sembra che Trump abbia detto cose molto sensuate. A me sembra che voi siate veramente applicati ad un’informazione che è delittuosa perchè se ne guarisci, ne guarisci“, afferma il critico che ha parlato anche della percentuale dei guariti e sui vari pareri sull’utilità d’indossare la mascherina all’aperto. “Se ne guarisci ne guarisci”, ha ribadito ancora. “Non puoi dire per forza che è un pericolo se ne guarisci dopo due giorni“, ha aggiunto il critico ribadendo di trovare sensate le dichiarazioni rilasciate da Trump dopo essere stato dimesso dall’ospedale.